Usai ad Osimo nel 2°°
Trofeo Rigoberto Lamionica Nazionale
Il sardo Stefano Usai, piccolo, coriaceo alfiere del
G.S. Saclà Sesto Autoveicoli Palazzago, si è imposto
brillantemente nel “20° Trofeo Rogoberto Lamonica”
ad Osimo, superando nella volata finale a due un avversario
di tutto rispetto come il pescarese Fabio Terrenzio, del Team
Vega Prefabbricati Acqua & Sapone; a 40” ha completato
il podio l’ucraino Olexander Surutkovich, del V.C. Aran
Wrold Cantina Tollo, che aveva perso contatto dagli altri due
a circa due chilometri dall’arrivo, sullo strappo di Villa
Orsi.
La gara nazionale di Osimo, è stata organizzata in maniera
perfetta e con dovizia di mezzi dal C.C. Campocavallo F.N. Mengoni
con il patrocinio del Comune di Osimo ed in collaborazione con
la Lega del Filo d’Oro e con il Circolo dei Senza Testa
Sezione Ciclisti.
Cento esatti i concorrenti che si sono radunati presso la sede
della Lega del Filo d’Oro a Santo Stefano per prendere
il via di questa classica, che ancora una volta si è
rivelata molto bella ed avvincente ed assai dura e selettiva
così da far salire gradatamente i più forti e
i più in forma. E in effetti tre corridori strada facendo
sono svettati sugli altri e sono stati appunto Usai, che ha
avviato il tentativo vincente durante il 2° dei sei giri
più corti attorno ad Osimo, e Terrenzio e Surutkovich,
che lo hanno raggiunto di lì a poco.
Il percorso, dopo il primo ritorno ad Osimo dalla Lega del Filo
d’Oro, prevedeva due giri a più largo raggio, per
un totale di km. 56, e poi sei giri di un più ristretto
circuito, di km. 13, con discesa a valle al Padiglione e ritorno
ad Osimo da Campocavallo per le salite della Cagiata e di Villa
Orsi.
Fin dalle battute iniziali un buon numero di animosi hanno provveduto
ad animare la competizione, che in effetti non ha mai accusato
periodi di flessione. Così al termine del primo giro
lungo conducevano la corsa il recanatese Frusto, tra i più
generosi sulle strade quasi di casa, Novembrini, reduce dal
trionfo nel Trofeo Bianchin, e Munoz Giraldo, agganciati poco
avanti dallo stesso Usai, e Surutkovich, due futuri protagonisti
all’attacco fin dai primi chilometri; in breve tempo il
drappello si infoltiva fino a diventare forte di 35 corridori
all’inizio della salita del 2° giro. Tra i primi al
passaggio ad Osimo c’era anche il giovane corridore locale
Lasca, festeggiatissimo dai concittadini.
I giri del tracciato principale iniziavano con 28 corridori
al comando, che strada facendo si riducevano di numero quando
il tono della contesa setacciava gradatamente il gruppo di avanguardia.
Nel corso del 2° giro corto si avvantaggiano Colombo, Ghiselli
e Usai, ai quali si aggregavano sulla Cagiata Van Der Velde,
Manenti e Surutkovich e puntualmente anche Terrenzio, ormai
risoluto ad entrare nel vivo della contesa. Alla fine del 2°
giro corto sul traguardo di Osimo scollinava tutto solo il tenacissimo
Usai, sulle cui tracce in discesa si portavano nove inseguitori.
Ma era la susseguente salita della Cagiata a dare alla gara
il volto che praticamente sarebbe diventato definitivo (a parte
le fasi finali), quando al fuggitivo Usai si univano gli scatenati
Terrenzio e Surutkovich. Il terzetto prendeva così possesso
della gara mentre nel frattempo un forte vento soffiava sui
corridori. Alle spalle dei tre battistrada si battevano vigorosamente
Manenti, Novembrini, Frusto (sfortunato per una foratura nel
finale) e due forti atleti in recupero come Bisolti e il kazako
Zeits, seguiti più dietro da Rocchetti e da altri dieci
corridori. Poi il vuoto perché tutti gli altri si erano
arresi in anticipo. La corsa si consolidava con i tre succitati
al comando e che risalivano assieme per l’ultima volta
verso Osimo. A due chilometri circa dalla conclusione poi Terrenzio,
senz’altro il più attivo tra i fuggitivi, aumentava
il ritmo e il pur bravo Surutkovich non riusciva a restare con
gli altri due, che andavano così a giocarsi il prezioso
successo sul viale d’arrivo di Via Cinque Torri. L’abruzzese
del Vega Acqua & Sapone scattava per primo ma Usai lo controllava
ottimamente e negli ultimi 80 metri prendeva nettamente il sopravvento,
siglando così in bellezza la prima vittoria della sua
stagione e certamente la più bella della carriera.
Il piccolo passista-scalatore della Saclà Palazzago è
sardo di Olbia ed ha quasi 25 anni; per più di due anni
aveva interrotto la sua carriera ciclistica ma da due anni,
sotto la guida di un tecnico bravo ed esperto come Olivano Locatelli,
è tornato a gareggiare e questa di Osimo è la
sua terza affermazione tra gli Elite, dopo le due dell’anno
scorso. Usai aveva dimostrato di possedere ottimi numeri ma
questo importante risultato, da lui fortemente cercato e voluto,
gli darà certamente quella fiducia che finora probabilmente
gli mancava. |