2009-11-25 - TOSCANA - Castelmartini (PT) I FUNERALI DI ANTONJ ORSANI
CASTELMARTINI(PT) - Questa piccola frazione che ha dato i natali a un bel campione del pedale come fu Ezio Cecchi, soprannominato "Lo Scopino", due volte secondo al Giro d'Italia e sconfitto solo da Gino Bartali nella Milano-Sanremo del 1947, per qualche ora e' diventata una citta'. Strade chiuse al traffico e vigilate dai volontari delle Associazioni della zona e dalla Polizia Municipale, ed impressionante la folla convenuta per tributare a Antonj Orsani, il non ancora diciottenne atleta morto nel tragico incidente stradale di domenica alle porte di Vinci, l'ultimo saluto. C'era il "mondo" del pedale, c'erano gli amici al di fuori del ciclismo, c'era un'intera comunita' (il sindaco di Larciano aveva proclamato il lutto cittadino con la bandiera italiana ed europea) per un affettuoso abbraccio ai familiari di Antonj, il papa' Lauro, la mamma Immacolata, il fratello Daniele e le due sorelle, Ilaria e Natascia. Tutti erano li commossi per ricordare la sua dedizione allo sport ed i brillanti risultati raggiunti nella sua pur breve carriera, per esprimere il loro dolore. Non c'era posto in via Bartolini, la strada dove Orsani abitava, impossibile contenere le persone arrivate dalla Toscana e da fuori. Lui con la sua esuberante e trascinante simpatia aveva conquistato l'ammirazione e l'amicizia di tutti e nessuno e' voluto mancare per l'ultimo struggente saluto. La bara di noce color marrone chiaro, era nella prima stanza, su di essa la maglia tricolore conquistata cinque mesi fa a Imola nel campionato italiano juniores cronometro individuale, oltre a una sua foto sempre in maglia tricolore inserita in un quadretto. Alle pareti della stanza gli attestati ricevuti in carriera, i premi, i diplomi, un piatto in ceramica con la scritta "Citta' di Imola" la localita' che gli aveva dato la gioia della maglia tricolore. Un via vai incessante di persone, un abbraccio con i genitori mentre fuori era una distesa di fiori, tra mazzi, corone, cesti, una semplice rosa. Il corteo ha percorso un paio di chilometri per raggiungere la chiesetta di Castelmartini in via delle Morette. Gli amici piu' stretti, pensiamo a Simone Antonini e Mirko Ulivieri, gli altri compagni di squadra, colleghi che lo avevano conosciuto nel ciclismo in questi anni. E poi le autorita', i personaggi del ciclismo, i dirigenti della Federciclismo, del Comitato Regionale Toscano, di tutte le altre componenti. Impossibile citarli tutti in questo immenso e soffocante abbraccio; ricordiamo solo il commosso Alfredo Martini, che con la sua saggezza, la sua statura morale, la sua onesta', rappresentava a questi funerali tutto il ciclismo. Quando la testa del corteo ha fatto ingresso in chiesa, coloro che lo chiudevano avevano ancora da percorrere diverse centinaia di metri. Dopo la funzione religiosa la bara e' stata tumulata nel cimitero di Castelmartini e qui l'ultimo commosso applauso a un ragazzo, a un atleta, che sara' impossibile dimenticare.
Cronaca a cura di ANTONIO MANNORI
Video curato da VideoJenny, il testo e la voce sono di Roberto Checchi, la poesia iniziale "A Dio" di Vittorio Gasman interpretata da Roberto Vecchioni, il brano e "Raccontami di Te" di Marco Masini.