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2010-01-06 - LAZIO
- ROMA (RM)
RISPOSTA PROCURA ANTI DOPING CASO BANI
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Non si fa attendere la risposta della Procura Antidoping del Coni sulle dichiarazioni di Eugenio Bani
L'atleta Eugenio Bani e' stato sentito da questo Ufficio, in data 10 settembre 2009, in relazione alla positivita' per presenza di Gonadotropina corionica riscontrata ed accertata anche in sede di controanalisi, a seguito del controllo antidoping effettuato ad Imola in data 24 giugno 2009.
Nel corso dell'interrogatorio, alla presenza dei suoi avvocati, davanti al sottoscritto Procuratore Capo e alla Dott.ssa Anita Greco, procuratore dell'Ufficio di Procura Antidoping, l'atleta ha reso dichiarazioni di per se' tali da consentirne il deferimento al Tribunale Nazionale Antidoping. Ha anche fatto i nomi delle persone, tutti tesserati per la Societa' Ambra Cavallini Vangi di Empoli, che lo avevano assistito dal punto di vista sanitario. Queste persone sono state tutte sentite, taluni come indagati ed altre come informate sui fatti, prima del deferimento dell'atleta ed il relativo procedimento e' tuttora in corso. In pari data, subito dopo l'interrogatorio dell'incolpato, e' stato anche sentito, come persona informata sui fatti, anche il padre del Bani; complessivamente l'audizione di entrambi e' durata oltre due ore.
E' stata inoltre prontamente informata, fin dal 14 settembre 2009, la Procura della Repubblica di Roma chiedendo l'apertura del procedimento penale e, ove possibile, la delega delle indagini al NAS di Firenze.
I successivi contatti con quest'ultimo organo hanno confermato l'inizio di indagini approfondite, l'esito delle quali non ci e' ancora noto. Naturalmente ogni decisione in merito verra' presa non appena si conoscera' l'esito delle stesse.
E' pertanto del tutto destituito da ogni fondamento quanto riferito dall'atleta Bani circa il disinteresse di questa Procura per le sue dichiarazioni. Inoltre, oltre che assurda, e' anche offensiva la sua dichiarazione circa l'atteggiamento delle persone che hanno condotto l'interrogatorio
L'atleta verra' comunque riconvocato quanto prima da questo Ufficio per chiarimenti sulla circostanza relativa ad un suo "compagno di squadra che sarebbe svenuto due volte in corsa", circostanza questa fatta all'intervistatore, ma mai riferita a questa Procura.
Tanto si comunica per chiarire la vicenda, riservandomi comunque ogni eventuale azione legale a tutela dell'onorabilita' mia personale e dell'Ufficio che rappresento.
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Il Procuratore Capo
Dott. Ettore Torri
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