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2010-01-10 - TOSCANA
- PISA (PI)
DORIO SUL CASO BANI
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Dorio sul Team Ambra Cavallini Vangi: "L'unica droga e' la passione per il ciclismo"
Sono un ex corridore della formazione Vangi, volevo esprimere la mia opinione per quanto riguarda il caso Bani. Io, come penso tutti i miei ex compagni di squadra, siamo indignati per quello che abbiamo letto e sentito perche' non é vero che una squadra come la Vangi ti spinga a fare del doping.
Noi eravamo una delle squadre piu' forti in campo nazionale e non solo e per questo giustamente a fine gara eravamo anche controllati (vedi Ulissi campione del mondo per 2 anni, io, ecc).
Siamo cresciuti in un ambiente pulito e con sani principi, allenamenti duri, alimentazione corretta.
Siamo cresciuti come in una famiglia, ci volevano e ci volevamo tutti bene perche' ci aiutavamo a vicenda tra di noi compagni e perche' dirigenti come Fabrizio Vangi, la famiglia Cavallini e Riccardo Forconi erano i primi a sostenerci e aiutarci.
Io credo che persone come Fabrizio e la famiglia Cavallini siano difficile da trovare nel ciclismo al giorno d'oggi e credo anche nella squadra Vangi in quanto sono sempre stati onesti con noi corridori; basta credere che i piu' forti vincono perche' sono drogati, sono queste parole a distruggere il nostro sport, la nostra passione.
Ricordo la mia ultima vittoria da juniores che una signora accanto a mia mamma quando ci vide arrivare da soli me e Ulissi disse: "Eccoli i due drogati!!", mia mamma non le disse niente perche' quelle persone non vanno nemmeno ascoltate poiche' vogliono del male al ciclismo.
Se uno vince e' drogato, se non arriva e' finito, diteci voi cosa dobbiamo fare voi che ci accusate di essere drogati!
Io sono drogato, si ma del ciclismo perche' non ne posso fare a meno e' la mia vita e non permettero' a nessuno di distruggerlo. Penso anche che bisognerebbe essere umili e che se uno vede che con le proprie forze non ce la fa piu' deve smettere e andare a lavorare, magari sempre nel mondo del ciclismo per insegnare ai piu' piccoli i veri valori del ciclismo, senno' continuare ma solo per passione senza prendere delle scorciatoie ed essere felici quando si taglia il traguardo, qualsiasi posizione essa sia. Io ringrazio la Vangi per tutto quello che ha fatto per me e per tutti i miei ex compagni perche' ci ha insegnato a correre in bici.
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da Gianluca fiero di essere un ex Vangi.
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