I risultati ottenuti dalle nazionali juniores femminile e maschile ai Campionati Mondiali di Mosca confermano e consolidano il bilancio degli Europei. I due ori di Rossella Callovi e Dario Sonda, le medaglie d'argento di Rino Gasparrini, Loris Paoli, Giulia Donato, Elena Cecchini e il bronzo di Susanna Zorzi suggellano il miglior medagliere di sempre nella manifestazione iridata.
Non sono solo rose e abbiamo ben presenti le spine da eliminare. Ma e' indubbio che il nostro progetto rivolto ai giovani, basato sulla polivalenza strada-pista sta perseguendo con successo l'obiettivo del riequilibrio tra i due settori. Abbiamo ricreato il vivaio della pista e siamo tornati competivi, anche se dobbiamo lavorare molto in alcune specialita' per ridurre il gap con le nazioni piu' avanzate. Ci sono le premesse per ulteriori progressi e l'entrata in funzione del Velodormo coperto di Montichiari dara' un forte impulso ai nostri programmi.
Ringrazio di cuore gli atleti, medagliati e non, per lo spirito di sacrificio e l'attaccamento alla maglia azzurra, le societa' di appartenenza, i tecnici sociali e nazionali per la collaborazione e l'impegno che hanno reso possibili questi traguardi.
Siamo sulla strada giusta e invito tutti ad avere fiducia nel nostro movimento. Nella sua capacita' di guardarsi dentro, di fare pulizia senza compromessi, di lavorare con serieta' e rigore per il futuro.
Il ciclismo e' piu' vitale e attuale che mai. Lo dimostrano la crescita dei tesserati, il numero di nazioni sempre piu' competitive (a Mosca ben 16 dei cinque continenti sono salite sul podio), la gente che applaude e sostiene ovunque i corridori, dai bordi delle strade, sui prati e dagli spalti. Lo dimostra l'omaggio reso dai Presidenti della Repubblica italiana e francese al Giro e al Tour, insieme ai tanti sindaci delle città toccate dalle due corse storiche.
Siamo fieri di appartenere a questa grande realtà , che continua ad esistere, a emergere e appassionare nonostante le immancabili Cassandre da salotto.
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