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    Collinelli e De Candido dopo l'Europeo fallisce anche il Mondiale, completamente sbagliata la valutazione del percorso.

    Juniores - 08 Ago 2010 


    E cosi' si e' archiviato anche il Campionato del Mondo di Offida con un ulteriore fallimento della coppia Collinelli - De Candido alla guida della Nazionale Azzurra. I due tecnici avevano parlato di un circuito che avrebbe prodotto una grande selezione e questo li aveva spinti a puntare su scalatori puri per l'appuntamento iridato.
    Ma il folto gruppo, di circa 20 unita', che ha concluso la prova alla spalle del vincitore Olivier Le Gac invita a pensare ad un percorso impegnativo, ma non certo un mondiale per scalatori puri. Infatti e' probabile che i tecnici azzurri non abbiano considerato l'alto livello dei partecipanti di un Campionato del Mondo, che difficilmente produce una grande selezione. Anche se questo ci appare davvero imbarazzante. Tante' che in seconda e terza posizione si sono classificati due corridori che non sono proprio degli scalatori. Onore comunque al trentito Andrea Toniatti che, nel finale, ha provato a tenere alta la bandiera tricolore, ma poco a potuto contro il forte nazionale francese.
    Le critiche erano piovute gia' prima dell'appuntamento iridato, nel momento della scelta dei papabili per la maglia azzurra, quando i piu' attenti avevano notato l'assenza di Andrea Zordan, un atleta veloce con ottime qualita' anche quando la strada sale, autore di una grande stagione e primo nella classifiche di rendimento 2010 in Italia, che sicuramente avrebbe potuto dire la sua nel caso di un arrivo in un gruppo di una ventina di corridori. Il Commissario Tecnico lo aveva ritenuto "poco adatto al duro percorso del Mondiale", commettendo anche questa volta un grave errore di valutazione infatti Zordan, nella scorsa 3 Giorni Orobica, aveva tenuto testa in salita a Jay McCarthy ed aveva addirittura fatto meglio di Jasper Stuyven, rispettivamente secondo e terzo quest'oggi.
    L'altro punto critico dell'avvicinamento al Mondiale della nazionale italiana era stata proprio la 3 Giorni Orobica alla quale i tecnici azzurri hanno praticamente impedito ai corridori papabili di una maglia, di parteciparvi, programmando un ritiro a Livigno. La corsa a tappe bergamasca si e' confermata terreno ideale per la preparazione del Campionato del Mondo, grazie ai risultati di McCarthy e Stuyven, il primo ha vinto la classifica generale ed il secondo si e' aggiudicato il successo nell'ultima tappa. II tecnici della nazionale avevano preferito indicare la 3Tre Bresciana come corsa a tappe di riferimento, nonostante lo scarso valore tecnico di una corsa con appena 108 partenti e nessun atleta straniero di valore a carattere internazionale.
    Non era stata solo l'assenza di Zordan a suscitare polemiche, dalla lista di papabili alla maglia, gia' due settimane prima del mondiale, mancava Valerio Conti in quanto i tecnici avevano definito il percorso di Offida poco adatto ai corridori del primo anno, nonostante gli ottimi risultati in particolar modo di Conti nella gare di indicativa nazionale. Alla fine a vincere e' stato proprio un primo anno.
    Ma l'avvicinamento travagliato al mondiale non era ancora finito, infatti, in pochi hanno condiviso la scelta di convocare Giacomo Berlato e Graziano Di Luca. Il corridore vincentino infatti ha preso parte solo a poche gare di indicativa nazionale e ha ottenuto scarsi risultati dove ha partecipato, dalla sua ha un solo successo in una gara regionale del tutto particolare con arrivo in salita e scarso numero di partecipanti, sicuramente poco a che vedere con un mondiale. Il corridore abruzzere aveva fatto vedere ottime cose ad inizio stagione, dopodiche' si era perso restando a lungo fuori dal podio anche nelle corse regionali.
    Essendo il mondiale l'evento clou di una stagione ci chiediamo perche' i ragazzi che hanno ottenuto grandi risultati, uno su tutti Andrea Zordan, con successi internazionali e spirito vincente, debbeno essere privati della soddisfazione della maglia azzurra nell'evento piu' importante dell'anno, e vedersi preferire buoni atleti ma non ancora affermati a livello internazionale.
    La telenovela azzurra si e' poi conclusa a 24 ore dal mondiale con l'esclusione della prova in linea di Alessandro Tonelli e di un Mirko Trosino in evidente stato di grazia. Voci ancora da verificare parlano invece di un Graziano Di Luca dolorante alla caviglia per una storta procuratosi in settimana e di un Luca Chirico che tra mercoledi' e giovedi' avrebbe sospeso gli allenamenti per la stanchezza. A questo punto ci chiediamo perche' questi ragazzi sono stati comunque preferiti a Tonelli e Trosino.
    A tutte queste domande sia Collinelli sia De Candido dovranno dare delle risposte per non perdere quella poca credibilita' che il ciclismo italiano conserva.


    Stefano Masi
    segreteria@ciclismo.info







    Juniores - 08 Ago 2010