Organizzata come sempre dallo storico GS Cesa, si svolge martedi' 31 agosto (con partenza alle 14,45) la 88a edizione del Circuito di Cesa - Trofeo S. Lucia, la Classicisma della Valdichiana.
Il Circuito di Cesa e' un vero e proprio evento di fine estate per tutti gli appassionati di ciclismo della zona che qui si ritrovano ogni martedi' successivo all' ultima domenica d' agosto: spiegare i motivi di quest' attrazione sarebbe difficile e forse anche inutile. Ci limiteremo qui a ricordare come nel calendario nazionale la gara sia fra le cinque piu' anziane d' Italia, la seconda in assoluto della Toscana.
Sono passati ben 116 anni da quel lontano 1894, da quando cioe' il registro parrocchiale di Cesa annoto' la fondazione del "Gruppo ciclisti sportivi", e tutto e' cambiato dai tempi in cui questi cavalli di acciaio con ruote e gomme piene, sospinti da giovanotti in mutandoni a righe, sfrecciavano lungo le strade bianche della Valdichiana. Ma in realta' niente e' cambiato, tranne lo sterrato che ha lasciato il posto all' asfalto.
Dal 1980, anno della ricostituzione del GS Cesa, il presidente dell' organizzazione Costantino Malentacchi allestisce l' evento nell' ambito dei tradizionali festeggiamenti in onore di Santa Lucia. Negli ultimi decenni purtroppo la gara non ha la risonanza che si meriterebbe, soprattutto dal punto di vista della partecipazione. Colpa della concomitanza con la corsa di Castelfranco di Sopra? Colpa del calendario sempre piu' intenso e impegnativo? Noi non lo sappiamo: certo e' che i 170 iscritti di quest' anno fanno comunque sperare in un' ottima manifestazione.
Il Circuito di Cesa si disinteressa delle polemiche e dell' adeguamento ai tempi che cambiano, perche' Cesa poggia il suo successo proprio sulle radici storiche, e quasi mitiche. Il percorso, per esempio, e' inalterato da anni: due anelli vallonati, uno piccolo intorno al paese e uno piu' grande ad abbracciare gran parte della valle, disegnati per permettere al pubblico una visione piu' completa possibile.
L' albo d' oro, inoltre, annovera nomi di rilievo, come Primo Volpi, Idrio Bui, Marcello Mealli, Massimo Podenzana, Luca Scinto, Andrea Tafi, Emanuele Bindi. Ma soprattutto, l' albo d' oro annovera aneddoti dal sapore leggendario. Ricordiamo per esempio nel 1936 l' entusiasmante volata che vide contrapposti il campione del mondo Adolfo Leoni (nella foto) e il velocista Mario Rosi, al termine della quale, dopo un testa-a-testa lungo un chilometro, si ebbe un clamoroso ex equo.
Luca Trippi
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