E' trascorso oltre un mese dal Mondiale juniores di Offida ed, in vista delle convocazioni per il Mondiale Professionisti e Under23 in Australia, non si placano le voci di protesta contro la gestione della squadra azzurra under19.
Gli scarsi risultati del gruppo pilotato da Andrea Collinelli e Rino De Candido, sono solo da punta dell'iceberg di una protesta che ha radici ben piu' profonde e parte proprio da una categoria fondamentale per il nostro sport: gli organizzatori.
Dopo aver a lungo discusso sulle discutibili scelte del Commissario Tecnico, quest'oggi vogliamo raccogliere l'appello degli organizzatori del Trofeo San Rocco, gara internazionale che si e' disputata il 18 luglio scorso.
"La nostra e' una manifestazione giovane - afferma Gabriele Bellagotti - che in pochi anni e' riuscita ad affermarsi a livello internazionale. Quest'anno le difficolta' sono iniziate con la concomitanza della nostra gara con i Campionati Europei per la quale non abbiamo avuto al via le maggiori nazionali europee tra cui, ovviamente, gli atleti impegnati ad Ankara con la maglia azzurra"
Fin qui tutto normale, ma lo staff tecnico della nazionale italiana, proprio in quei giorni ha richiamato i papabili per la convocazione ai mondiali, nessuno dei quali era impegnato ad Ankara, per un ritiro in altura a Livigno. "La decisione di portare gli atleti a Livigno - continua Bellagotti - ci ha penalizzato ancora di piu', in quanto tra gli iscritti figurava il Campione Toscano Andrea Manfredi, il suo compagno Mirko Trosino ed il Campione Lombardo Luca Chirico, che pero' non hanno preso il via per poter prendere parte al ritiro collegiale"
Un brutto colpo quindi per un gruppo di organizzatori che fa sacrifici tutto l'anno per allestire una manifestazione di livello e che poi si vede privato dei protagonisti piu' attesi. "I nostri dirigenti - prosegue Bellagotti - dovrebbero proteggere le gare sul territorio italiano e non snobbarle per un ritiro in altura che risulta discutibile anche dal punto di vista tecnico"
In conclusione concedeteci un attimo di riportare la polemica sul lato puramente tecnico che ci aveva visto criticare tempo fa le convocazioni. Il ritiro a Livigno e'stato, a nostro avviso, svolto in un periodo troppo a ridosso del Mondiale, quando invece sarebbe stato opportuno salire in altura a inizio luglio per poi rifinire la preparazione dopo meta' luglio partecipando a gare internazionali che il nostro ciclismo offre in quel periodo, Trofeo San Rocco e 3 Giorni Orobica.
A conferma della pessima scelta di tempi dello staff azzurro ci sono i risultati della seconda meta' di agosto che vedono gli atleti che hanno partecipato al ritiro al Livigno e al Mondiale in prima linea che vittorie e piazzamenti di prestigio, dopo un periodo di proprio in vista del Mondiale. E gli ottimi risultati degli atleti che hanno partecipato al Trofeo San Rocco e alla 3 Giorni Orobica, tra tutti l'australiano McCarthy e il belga Stuyven.
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