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    A Collecchio si e' parlato di sicurezza nell'ambito del secondo incontro promosso da "Piu' Sicurezza nelle Gare Ciclistiche"

    Primo Piano - 04 Nov 2010 


    Si e' svolto sabato 30 ottobre a Collecchio (Pr) il secondo incontro "Piu' Sicurezza nelle Gare Ciclistiche", promosso da Delphine Brunel, interprete, Adriano Dini, radio-corsa, e Andrea Peschi, direttore sportivo, gentilmente ospitati da Emilia Romagna Group e Virtus Collecchio. A prendere parte all'incontro, durato quasi quattro ore, una cinquantina di persone provenienti da molte regioni italiane e in rappresentanza di moltissimi service e funzioni FCI.

    I promotori dell'incontro lo hanno introdotto, ribadendo la necessita' di un confronto aperto e privo di inimicizie e politica. Si e' poi passati all'ordine del giorno, riprendendo gli argomenti discussi nella prima riunione del 18 settembre a Prato insieme a temi nuovi.

    In seguito alla risposta del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco giunta subito dopo il primo incontro, che manifestava la piu' completa disponibilita' a prendere in esame le eventuali proposte a patto che siano "reali, perseguibili e possibili da porre in essere", si e' deciso di attendere l'esito del prossimo incontro FCI/UCI e riprendere la discussione sul tema delle radioline in corsa.

    Per quanto riguarda i collegamenti radio in carovana, Adriano Dini ha espresso la necessita' di ottenere nuove frequenze idonee: Olivo Neri e Ilio Consolini, addetti radio corsa, hanno ricordato che e' dagli anni '90 che vengono chieste alla FCI nuove frequenze in VHF, senza mai ottenere risposte affermative. Hanno anche sottolineato il loro costo spaventoso. Si deve quindi formulare una richiesta presso la FCI perche' si attivi presso il Ministero affinche' questo ne conceda l'utilizzo, tenendo conto dei costi da riconsiderare.

    Di estrema importanza e' stato l'intervento di Bruno Righetti, componente della Commissione Sicurezza FCI, che ha parlato dei punti deboli di tale commissione: la difficolta' a trovare la giusta visibilita' e la mancanza di un ruolo specifico. "La sicurezza e' un grande contenitore che pero' non si riesce a colmare... Si fa solo che parlare e i problemi esistono solo quando capita qualcosa! E' questa la strada da seguire?" E' seguito un dibattito attorno alle possibili proposte, tra cui ha trovato accordo pressoché unanime la necessita' che le persone che prendono decisioni per il ciclismo scendano nelle strade e verifichino le reali problematiche, proponendo di prendere in esame la presenza di addetti ai lavori all'interno delle Commissioni. Il Signor Righetti ha poi precisato che il verbale dell'incontro verra' presentato in Commissione Sicurezza.

    Egiziano Villani e' poi intervenuto a nome del Comitato Regionale Toscano, rilasciando una lettera del Comitato ai promotori dell'incontro, sottolineando la mancanza totale di comunicazione: e' stato proposto un intervento della FCI per un maggiore coinvolgimento dei mass media, delle scuole e delle autoscuole, chiedendo una mano anche ai ds professionisti (a cui verra' girata la proposta da Andrea Peschi nel corso della prossima riunione Adispro, fissata per il 26 novembre).

    Molti interventi hanno riguardato il discorso dell'informazione e della comunicazione, che e' stato molto approfondito: l'Organizzatore e Commissario Sicurezza FCI Claudio De Angeli ha proposto di mandare in onda delle Pubblicita' Progresso e Fausto Riquadri ha dato la propria disponibilita' all'utilizzo della sua emittente per questo scopo. Anche Stefano Masi, operatore tv/web con due portali, ha parlato dei modi per attirare l'attenzione dei media sul problema sicurezza, proponendo anche educazione a livello di scuole e autoscuole. Gian Paolo Cioccolo, Direttore di Corsa e Presidente del Comitato Provinciale FCI di Alessandria, ha annunciato la stampa di circa mille manifesti sulla zona franca tra l'inizio gara e il fine gara, che verranno distribuiti a tutte le Societa' e autoscuole provinciali. Lorenzo Zuelli, ds e Direttore di Organizzazione, ha premuto sull'importanza dell'informazione destinata agli utenti della strada, che spesso non si rendono conto di quanto rischiano e fanno rischiare durante lo svolgimento delle gare. Si e' detto che i corridori dovrebbero imparare sin da esordienti ad andare per strada, con il sostegno dei ds, che a loro volta devono essere preparati, e dei Comitati Provinciali, che dovrebbero organizzare degli incontri divulgativi con i ragazzi.

    Zuelli ha parlato anche della necessita' di maggiore qualificazione degli Autisti e delle Scorte tecniche, concludendo che "sarebbe meglio rinunciare ad una corsa per tutelare i corridori anziche' rischiare la loro vita per risparmiare sulla sicurezza", a cui ha fatto eco Luca Asteggiano, dicendo: "i Direttori di Corsa devono anche osare di non fare partire una gara se non ci sono le condizioni di sicurezza, vanno responsabilizzati".

    Collegato a questo discorso anche l'intervento del Commissario Paolo Galaverna, che ha proposto che a fine anno la FCI esamini le valutazioni delle giurie sulle corse e premi i migliori organizzatori, punendo invece in maniera adeguata chi risparmia sulla sicurezza, dato che, spesso, "l'importo delle sanzioni inflitte agli organizzatori carenti non e' paragonabile al risparmio fruito a danno della sicurezza".

    Sempre in merito ai service in corsa, e' stato letto il punto di vista degli Autisti presenti (Idalgo Ghetti, Paolo Cavina, Francesco Crasta e Paolo Vichi) riguardo i miglioramenti possibili per la sicurezza in generale. E' stata poi letta la quarta lettera di Idalgo Ghetti indirizzata all'ACCPI, alla FCI e all'AOCC (le prime tre essendo rimaste ad oggi senza risposta) che ribadisce che il regolamento parla chiaro e ne chiede l'applicazione: la presenza di sole persone tesserate tra le vetture di inizio gara e fine gara. Chiede quindi di introdurre la qualifica di Autista, con relativo tesseramento e corsi di formazione.

    Orfeo Casolari ha messo poi in luce un nuovo problema, in parte simile a quello degli Autisti: il riconoscimento della categoria dei cambi ruota. "Siamo una categoria che non esiste per la FCI", ha detto. "E nessuno controlla se siamo in regola, e se contravveniamo a qualche regola non siamo noi a pagare la multa, ma l'Organizzatore della corsa".

    Molto interessante anche l'intervento di Claudio De Angeli, che ha lanciato una serie di proposte per migliorare la sicurezza in gara e fuori gara: segnalazione delle competizioni non meritorie, scorta moto/auto anche per gli allenamenti, organizzazione di riunioni per l'aggiornamento delle strutture tecniche e delle Commissioni e corsi per formare Team Manager, reale visione dei percorsi approvati dalla Commissione Sicurezza, ottimizzazione delle spese per la sicurezza, cernita di Staffette e Direttori di Organizzazione per dare spazio solo a chi e' davvero adeguato al ruolo, e segnalazione delle carenze dei servizi.

    Anche l'articolo 9 del Codice della Strada e' stato oggetto di discussione: il Direttore di Organizzazione e Vice Presidente del Comitato Regionale FCI della Liguria Alessio Baudone ha proposto di rivedere l'articolo, che non difende gli Organizzatori, e di trovare un modo per non far ricadere la responsabilita' sugli Autisti in caso di incidenti per le persone che escono dal tettuccio o non sono cinturate in macchina.

    Ha poi parlato della necessita' di insegnare le segnalazioni e il comportamento in gara sia ai corridori (iniziando dai giovanissimi) che ai Direttori Sportivi: il ds Andrea Peschi ha auspicato una maggiore severita' da parte della FCI nell'assegnare le tessere di Direttore Sportivo.

    Ignazio Bianchi, presidente del Gruppo Motociclisti Pistoiesi ha criticato la regola della FCI che estromette gli addetti moto staffette oltre i 65 anni, nonostante possano essere considerati personale ancora attivo e competente. Ha poi parlato del costo spaventoso del materiale radio.

    Per quanto riguarda l'argomento Zona Nicola', e' intervenuto Fabio Tondelli, dirigente della Ciclistica 2000 e Consigliere Provinciale FCI di Reggio Emilia. Si e' ricordato che la Zona Nicolo' non costa praticamente nulla, ed e' di facile attuazione: basta richiedere alla Prefettura la chiusura del tratto di gara un'ora prima del via, con la presenza di un medico, un'ambulanza e di addetti formati agli incroci, in modo da garantire ai ragazzi una zona di riscaldamento sicura e controllata.

    A conclusione dell'incontro, i promotori si sono detti molto soddisfatti delle novita' introdotte e dell'approfondimento effettuato per ogni argomento trattato. Hanno riscontrato una partecipazione piu' sentita, anche da parte della FCI, con la presenza, molto gradita, di componenti della Commissione Sicurezza. Sottolineano anche l'importanza delle azioni concrete gia' intraprese da alcuni Comitati FCI, come ad esempio quella del Comitato Provinciale di Alessandria. Guardano al prossimo incontro con fiducia, sentendosi sempre piu' pronti alla formulazione di proposte concrete ed attuabili da trasmettere alla Federazione Ciclistica Italiana. La data e il luogo del terzo incontro "Piu' Sicurezza nelle Gare Ciclistiche" verra' comunicato nei prossimi giorni.







    Primo Piano - 04 Nov 2010