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    Storica sentenza della Commissione Disciplinare della Federazione Ciclistica

    Primo Piano - 05 Mar 2011 


    COMMISSIONE DISCIPLINARE DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA
    Sentenza storica per lo sport italiano: accolte la tesi della Procura contro la medicalizzazione nello sport

    Roma, 4 marzo 2011 - Si e' tenuta oggi a Roma l'udienza della Commissione Disciplinare Federale Nazionale della Federciclismo sul deferimento della societa'  A.S.D. Montemurlo Empolese Vangi.
    Per la prima volta in Italia e' stata sanzionata la medicalizzazione degli atleti, anche se mediante farmaci non ricompresi tra quelli dopanti.
    Il procedimento e' stato attivato dal Procuratore Federale, Avv. Gianluca Santilli, sulla base delle dichiarazioni emerse a margine del noto "Caso Bani", l'atleta trovato positivo che aveva denunciato improprie pratiche mediche praticate indistintamente a tutti gli atleti, peraltro minorenni, della sua squadra, la Montemurlo Empolese Vangi.
    La delicatezza del tema ha fatto ritenere necessario alla Commissione richiedere una perizia tecnica, mirante ad appurare se le pratiche mediche attuate dalla Vangi, mediante somministrazione, anche per via endovenosa, in via preventiva e senza alcuna patologia ad atleti, di farmaci non dopanti, fossero configurabili come violazione dei principi di lealta'  sportiva previsti dall'art. 1 del Regolamento di Giustizia e Disciplina federale.
    Oltre 4 ore di dibattimento e 2 ore di camera di consiglio prima della decisione della Commissione Disciplinare, presieduta dall'avv. Vincenzo Ioffredi, che ha pienamente accolto le tesi della Procura, applicando le seguenti sanzioni: 60 giorni di sospensione per la Societa'  ASD Montemurlo Vangi; 24, 18 e 15 mesi di squalifica rispettivamente al dott. Antonio Stinchetti (medico sociale), al sig. Cristiano Viciani (direttore sportivo) e al sig. Giancarlo Benvenuti (dirigente). A giorni la Commissione rendera'  note le motivazioni.

    All'udienza hanno partecipato, per la Commissione Disciplinare, il Presidente, avv. Vincenzo Ioffredi e gli avvocati Decio Barili ed Emiliano Celli.
    Il collegio dei consulenti della Commissione era composto dal prof. Luciano Caprino, dal prof. Dario D'Ottavio e dal dott. Benedetto Ronci.
    Il Procuratore Federale, avv. Gianluca Santilli, era supportato dal consulente dott.ssa Raffaella La Russa.
    La difesa era rappresentata dagli avvocati Francesco Paolo Maresca, Federico Cecconi e Marco Cecconi, dal prof. Santo Davide Ferrara e dalla dott.ssa Elena Guggiari.
    Hanno assistito al dibattimento anche i soggetti deferiti Maurizio Vangi, Antonio Stinchetti, Cristiano Viciani e Giancarlo Benvenuti.
    I periti della Commissione hanno risposto ai 25 quesiti specifici sull'utilizzo piu' o meno appropriato di alcuni medicinali e sull'opportunita'  di tali pratiche.
    Il perito della difesa, prof. Santo Davide Ferrara, ha ammesso di condividere l'impianto accusatorio, considerando meritoria la sensibilizzazione avverso la medicalizzazione nello sport, pur ritenendo sussistere, nel caso di specie, l'assenza di danni legati alle cure prestate agli atleti e la mancata alterazione del risultato sportivo.
    L'assenza di patologie, la reiterata ed indiscriminata somministrazione di medicine, anche per via endovenosa, e la finalita'  evidentemente tesa al risultato sportivo e, come tale, contraria ai principi di lealta'  sportiva hanno portato la Commissione a comminare le sanzioni ai vari componenti della Vangi, seppur in misura logicamente differenziata, applicando anche i principi di responsabilita'  oggettiva.


    Ufficio Stampa FCI








    Primo Piano - 05 Mar 2011