E' presto per fare bilanci, ma dopo tre giornate di gare la sensazione che si deduce scorrendo la classifica e' che alla categoria quest'anno manchino atleti del calibro di Zurlo, Castegnaro, Donato, Consonni, Orsini e molti altri ancora. Tradizionalmente i primi circuiti stagionali sono sempre forieri di clamorose sorprese: spesso le volate sono un terno al lotto (non esistono i treni), c'e' chi si e' allenato come un dilettante, chi invece ha avuto una preparazione difficile e molte volte nemmeno gli addetti ai lavori lo sanno. C'e' chi, per esempio, e' cresciuto nell'inverno 10 centimetri, e si trasforma fisicamente. Ma ben cinque primi anno nei primi 10 della Classifica nazionale! e' naturale che scaturisca una riflessione soprattutto considerando il fatto che la classe 1995 nella scorsa stagione raramente ha combattuto alla pari con i mostri sacri di cui prima. Tolti, per ora (e sottolineo "per ora") Viel, Manfredi, Minali e Terruzzi, le prime tre gare hanno offerto un'incredibile serie di sorprese, prima su tutti la tripletta di Andrea Cornacchione, che in meno di un mese ha raccolto gli stessi punti della stagione passata. Si assiste a un livellamento, un livellamento verso il basso (senza offese per nessuno), in cui gli attesi protagonisti di cui prima corrono soli contro tutto il gruppo e in cui le gare hanno quel quid di imprevedibilita' che le rendono sempre affascinanti.
La situazione della Toscana e' significativa: nelle prime sei gare, hanno vinto quattro atleti che non avevano mai alzato le mani in categoria e un laziale. Solo Francesco Mancini nel 2010 aveva gioito, peraltro con un'azione simile a quella che gli ha permesso di conquistare la Coppa Cei. Come se non bastasse, il primo della classifica regionale e' l'atteso Manuel Pesci, che ancora non e' riuscito a vincere ma che ha una condizione invidiabile. Una situazione questa che, allargando lo sguardo su tutto il centro Italia, riguarda tutte le altre regioni: ci sono alcune stelle (Marcellusi, Capati, Vernetti, Cataudella - attenzione poi a Fortunato e Vigilante) e dietro una miriade di buone promesse livellate.
In definitiva, questa analisi (che segue quella lucida e intelligente gia' apparsa qui) non critica nessuno ne' trae bilanci affrettati ma, anzi, vuole far capire che sara' una stagione frizzante e ricca di colpi di scena. Ne vedremo delle belle!
Luca Trippi
|
