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    Lo sfogo di due direttori sportivi amareggiati

    Primo Piano - 23 Mag 2011 


    Non negando che nelle ultime settimane mi sono reso protagonista sul campo di vivaci polemiche scaturite, dal mio personale punto di vista, da carenti ed approssimative misure di sicurezza allestite nel corso di gare della categoria giovanissimi, transennature in primis, e tacciato di essere un confusionario ed un polemico, ho deciso di non dar piu' seguito a dirette ed inutili proteste, ma di rendere pubblico il mio pensiero riguardo alla sicurezza alle gare giovanissimi, onde ultimo si avvalla pure chi spruzza acqua a 15 metri dalla linea di arrivo in una gara di G2, mettendo a repentaglio la sicurezza degli altri ciclisti. D'ora in poi seguiro' solo i miei ragazzi......ognuno sara' libero di organizzare e fare quello che vuole, esistono regole ben precise da rispettare ed una giuria preposta a farle rispettare.
    Casucci Giampaolo (responsabile settore giovanissimi S.C. Pedale Toscano Ponticino e Direttore di Corsa F.C.I.)


    Situazione ben piu' diversa nella gara del pomeriggio, riservata sempre agli allievi, in quel di Follina. Gara molto selettiva riservata a ragazzi leggeri ma forti, che nulla temono quando la strada sotto le proprie ruote inizia a salire. Presenti a questa gara per il Giorgione, Comacchio, Guidolin, Pellizzari, Zilio. Nei primi chilometri fatti in un circuito cittadino tra Follina e Miane, in evidenza Comacchio prima e Pellizzari poi. Quest'ultimo riusciva a portar via una fuga di tre elementi che i iniziava la scalata al Combai con circa trenta secondi di vantaggio, tenuti sino a meta'  salita. Una volta ripresa la fuga iniziava un forcing di Zilio che con Sartor (Vidor) Gatto (Postumia) Petelin (Sacilese) Seid (Orsago) lasciavano quello che restavo di un gruppo frazionato e allungato e si involavano verso la seconda ascesa al Combai. Il nostro Zilio affaticato dal primo scatto, nella seconda salita si staccava ma nella discesa verso Follina riusciva a rietrare sui quattro. Gara quindi che si decideva tra i cinque. Ultimo chilometro di studio e poi volata. Ai trecento metri partiva Petelin ma quando ai 150mt Zilio con a ruota Gatto lo superava quest'ultimo togliendo la mano dal suo manubrio e poggiandola su quella di Zilio, lo scaraventava a terra. Inevitabile anche la caduta di Gatto che prontamente si rialzava riuscendo a tagliare il traguardo a piedi per il quarto posto. Il nostro portacolori aiutato dagli spettatori increduli dell'accaduto si rialzava e tagliava il traguardo al settimo posto superato anche da chi aveva piu' di un minuto di ritardo.
    Pronto il ricorso dei ds, ma a causa di un regolamento che prevede casi estremi e non si adatta a cio' che succede realmente sul campo, a nulla e' valso. Questi gli articoli a cui la giuria ha fatto riferimento:
    3.15 - Azione scorretta a danno di concorrenti durante la volata per il traguardo finale e
    nell'ultimo km
    Volata irregolare:
    - Retrocessione all'ultimo posto del gruppo di appartenenza e due settimane di sospensione.
    Deviazione dalla linea scelta mettendo in pericolo gli altri concorrenti:
    - Esclusione dall'ordine di arrivo

    L'ordine d'arrivo ha visto quindi Gatto 3° Petelin 4° e il nostro Zilio il piu' sfortunato di tutti solo 7°
    Leggendo il regolamento alcuni articoli citano:
    3.13 - Azione scorretta ai danni di concorrenti in gara
    - Sospensione fino ad un mese. In casi gravi espulsione dalla gara e esclusione dall'ordine di
    arrivo e sospensione fino a due mesi.

    3.34 - Togliere le mani dal manubrio negli ultimi 200 m. in caso di arrivo in volata.
    Nel caso in cui tale comportamento abbia causato incidenti o cadute: retrocessione all'ultimo posto
    del gruppo di cui faceva parte e una domenica di sospensione.
    Riflessione:
    Si parla di casi gravi -¦ Quali sono? Cosa si intende per grave? A cosa dobbiamo assistere ancora prima che si prendano dei provvedimenti? II provvedimento e' stato preso ma a danno di chi? A mio parere l'unico danneggiato e' stato Zilio, a cui, dopo aver faticato tanto, e' stato letteralmente strappato un piazzamento migliore e attribuito un settimo posto non suo. Non faceva parte anche lui dei cinque?. Alla fine l'ultimo posto dei cinque, non e' il quarto dato a Petelin¦ Nemmeno doveva esserci in quell'ordine d'arrivo per quello che ha fatto.
    Se questi sono i provvedimenti i ragazzi possono sentirsi, a mio parere, legittimati e protetti da fare qualsiasi cosa.. anche perche' alla fine chi reputa la gravita'  di un gesto?
    In un ciclismo, gia'  martoriato da altre vicende, in un ciclismo dove cio' che dovrebbe interessare non e' insegnare ad andare in bici (cosa che a cui hanno provveduto gia'  i vari genitori) ma insegnare valori veri, qualita'  e capacita'  che servono poi nella vita, perche' dobbiamo assistere ancora a queste cose?
    Rispettare e accettare un avversario che in una gara e' piu' forte di me, e' come accettare un domani qualsiasi decisione, ordine o sconfitta che mi si puo' prospettare nella vita.
    Sfogo di un Ds deluso che cerca di insegnare a vivere con lealta'  in bicicletta (intesa come vita)
    Parolisi Giuseppe. UC GIORGIONE ALISEO








    Primo Piano - 23 Mag 2011