La notte e' lunga in ospedale, quando un'infinita' di pensieri affollano la mia mente e mi confondono, davanti all'unica certezza che i sogni, le aspettative di una ragazza si sono frantumati sull'asfalto della strada.
Per l'ennesima volta quest'anno, mi trovo a riflettere nel vano tentativo di capire da dove arrivi quel tornado d'esaltazione, che travolge la nostra misera carovana spazzando via lo spirito, l'armonia, la sana, pur se accesa rivalita', con la quale condividevamo le nostre domeniche.
Troppe volte, in quest'inizio di stagione, ci siamo ritrovati a raccogliere le nostre ragazze lungo i percorsi, vittime di rovinose e spesso stupide cadute, o a recuperarle dai pronto soccorso degli ospedali. Certo il nostro sport si presta ai capitomboli, agli imprevisti, ma sta a noi direttori sportivi insegnare, trasmettere la correttezza e quel minimo di prudenza che, non renderebbe immuni le nostre atlete dagli incidenti, ma certamente potrebbe ridurne la frequenza.
E' forse solo un lontano ricordo che lo sport sia, soprattutto per i giovani, aggregazione, divertimento e scuola di vita?
Forse e' il momento di farci un esame di coscienza, che ci liberi dall'esasperazione di ottenere a tutti i costi quel tanto e sperato risultato!
La vittoria piu' bella per un direttore sportivo e' lasciare il ritrovo, a gara conclusa, salutando le proprie atlete sorridenti e ansiose di ritrovarsi la domenica successiva!!
Monica Lo Verso
Ds Giusfredi Ciclismo Verinlegno
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