Fare delle scelte soprattutto nell'anno delle olimpiadi con un calendario intenso come quello attuale e' senza dubbio una desisione logica e che deve essere completamente condivisa.
Ci sono pero' delle considerazioni contenute nel Comunicato del Presidente Renato Di Rocco ( sotto riportato) che non condiviamo e cercheremo di spiegarne le ragioni.
Se la decisione di non partecipare al Mondiale in Nuova Zelanda fosse stata presa all'inizio dell'anno quando si stilano i programmi stagionali non ci sarebbe stato niente da dire , poteva essere una scelta piu' o meno condivisibile , ma come tutte le decisioni prese dalla Federazione andava accettata ; farla pero' a pochi giorni dall'evento dopo che (come abbiamo letto nel comunicato pubblicato alcuni giorni or sono della S.C.Vecchia Fontana) gli atleti sono mesi che lavorano e si impegnano per certi obiettivi da' l'idea dell'improvvisazione e della assoluta mancanza di programmazione....
C'e' poi da rilevare nel comunicato del Presidente Renato Di Rocco che , i soldi per far fare l'onerosa trasferta in Australia degli "Elite" si sono trovati ( quando tutti e dico tutti coloro che masticano un po' di ciclismo sapevano perfettamente che alle olimpiadi l'unico che aveva qualche speranza di medaglia in pista era Elia Viviani ), per le giovani speranze juniores no! e questo nell'ottica della programmazione ci sembra proprio la scelta giusta...........
Non possiamo poi non fare un paio di considerazioni di carattere tecnico. Visto che ai Campionati Europei gli azzurri si sono comportati cosi' bene , perche' non portarli al mondiale dove avevano modo di fare ulteriore esperienza e potevano conoscere meglio gli avversari che troveranno fra quattro anni alle Olimpiadi; poi ci domandiamo , ma il ciclismo extra europeo e' diventato cosi' imbattibile che abbiamo addirittura "paura" a confrontarci con loro anche a livello giovanile, dove i valori non sono ancora cosi' definiti come fra gli elite ?
Giuseppe Tomei
MONDIALI PISTA JUNIOR
La rinuncia alla trasferta in Nuova Zelanda scelta sofferta, ma responsabile
Roma, 24 agosto 2012 - Questa settimana si stanno svolgendo in Nuova Zelanda i Campionati del Mondo Juniores su pista. Come noto, alla manifestazione non e' presente l'Italia.
"Una scelta sofferta - spiega il Presidente FCI Renato Di Rocco - presa in accordo con il Settore Tecnico dopo un'attenta valutazione delle risorse disponibili e dei nostri obiettivi a medio e a lungo termine. Quest'anno gli eventi del calendario internazionale sono stati particolarmente numerosi e gravosi. Anche la nostra Federazione, cosi' come tutto il mondo dello sport, ha dovuto inevitabilmente fare i conti con la crisi economica che sta investendo tutti i settori della societa'. Ha dovuto far quadrare budget e bilanci pensando non solo al presente, ma anche alla gestione futura. Oltre ai mondiali su pista elite a Melbourne, e agli europei delle varie discipline, c'e' stato il grande appuntamento olimpico di Londra e tra poco ci saranno le Paralimpiadi, i Mondiali Mtb in Austria e quelli su strada under 23 e assoluti in Olanda. In questo quadro la Federazione ha ritenuto piu' importante garantire risorse importanti per la programmazione dell'attivita' nazionale giovanile in proiezione Rio de Janeiro 2016 ed oltre, piuttosto che investire nell'onerosa trasferta in Nuova Zelanda. Sappiamo bene che dal punto di vista tecnico i nostri atleti juniores avrebbero sicuramente onorato nel migliore dei modi la loro partecipazione ai Campionati del Mondo su Pista. Lo dimostrano i risultati importanti e le numerose medaglie conquistate recentemente alle rassegne continentali sia in pista, in Portogallo, ad Anadia, nel mese di luglio, sia su strada, in Olanda, a Goes, pochi giorni fa. Risultati che ci fanno ben sperare e guardare con ottimismo al futuro. Proprio per questo, a tutela del patrimonio prezioso costruito con la partecipazione e il sacrificio delle societa', abbiamo preferito rinunciare oggi ad altre possibili soddisfazioni piuttosto che compromettere domani la continuita' del nostro impegno per il recupero di competitivita' portato avanti negli ultimi anni."
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