LA RISPOSTA DI ANDREA ED IL RISPETTO DELLE REGOLE
Da qualche giorno un direttore sportivo, che per comodita' chiamiamo Andrea ( ma e' solo un nome di pura fantasia ) e' stato additato di essere l'autore della lettera che ha dato il via alla famosa querelle del "batterio della
lunigiana".
Il "nostro Ds" l'ha presa sul ridere. Ha sorriso pure quando ha visto, domenica, uno striscione di sfotto', ha digrignato i denti quando invece poco dopo il gioco e l'aria si sono fatti pesanti.
Un gruppo di ultras del contado "della provinciale che unisce Firenze a Pistoia", saliti dove "fanno l'olio bono", lo ha apostrofato con cori beceri e maleducati "Scemo...Scemo". Cori da stadio di periferia del contado. Fuori Luogo.
Il nostro Andrea, ma e' un nome di pura fantasia ci teniamo a ribadirlo, ha rimembrato il Divino Dante : "Tira Avanti e non ti curar di loro....".
Ha risposto con il sorriso a chi lo aveva offeso e a chi aveva "aizzato" questa sterile polemica.
Un sorriso a 32 denti, il sorriso di chi vede coronare il lavoro di una settimana di lavoro comune fatto assieme a tutti i suoi ragazzi. Una Vittoria!!
Tutta sua!!! Netta e meritata: 1-0, palla al centro. Zitti e pedalare.
Grande Andrea. Ma, ribadiamo per l'ennesima volta, e' solo un nome di fantasia.
Lui, Andrea, vive il ciclismo con gioia e leggerezza. Lui vive per il ciclismo!!
Lui e' uno che conosce e rispetta le regole e le persone!!!
Quando i suoi ragazzi fanno cio' che lui gli indica e' felice come una Pasqua.
Lui e' felice anche quando i suoi ragazzi non vincono, per lui il ciclismo e' vita, e' gioia, a differenza, di chi non e' mai contento, e che pur avendo nel carniere una serie infinita di vittorie, ha sempre il "muso lungo" e la voglia di far polemica.
Bella risposta Andrea.
Le polemiche le facciano gli altri. Da soli, nel "contado della Provinciale"!!!
E passiamo ora all'argomento che ha scatenato questa bagarre e che , ripeto, sta prendendo una brutta piega travalicando il limite dell'ironia, del buon senso, dell'educazione e del rispetto delle persone!
Le offese ad "Andrea" ( chiamiamolo cosi il nostro DS ) non sono un buon segno. In Italia ci lamentiamo sempre di tutto e di tutti, poi, e scagli la prima pietra chi non lo ha mai fatto, siamo i primi ad aggirare gli ostacoli "facendo i furbetti" del quartierino.
Bene rispetto delle regole vuol dire anche rispetto delle persone. Ironia, polemica ( altrimenti la vita non avrebbe sale ) si, ma senza scadere nelle offese personali becere e maleducate.
Detto questo sul fatto di per se stesso ho ben poco da dire e da aggiungere a quello detto negli interventi precedenti. Come ha scritto anche il Signor Franco Martelli, niente da eccepire sui fatti descritti e riportati nel comunicato stampa, anche se qualcosa non torna.
Forse, chi ha scritto, si e' "confuso nel confondersi": se Lunedi 27 e' stato rilasciato un certificato medico di 7 giorni, come ha fatto "il latore del certificato" ad essere presente in una gara in programma la domenica successiva ????
I giorni della settimana, se non sbaglio, sono sette e vanno dal Lunedi alla Domenica. O viceversa. Ma sempre 7 rimangono!
Il signor Franco aveva chiesto spiegazioni e non le ha ricevute, indi per cui si presume che... a questo punto l'ultima e definitiva spiegazione la deve dare ( anche se doveva averla gia' data ) la Commissione Disciplinare del Comitato Regionale della Federciclismo l'unico organismo che, oltre ad avere ( almeno cosi dovrebbe essere ) tutti i documenti relativi alla vicenda, ha l'autorita', ed il dovere morale verso tutti, di dare una risposta chiara e inequivocabile.
In un senso o nell'altro. Si, occorre che venga fatta chiarezza, perche', come si evince dal comunicato stampa della societa', che condividiamo in tutti i passaggi, l'atleta, avendo un certificato medico di sette giorni, "giuridicamente" ( la legge dice che un certificato parte dal primo giorno in cui e' stato emesso) non doveva prender parte a nessuna manifestazione in programma fino al 2 Settembre, compreso. Lo dicono loro, non io: "La mattina successiva, lunedi 27 Agosto, si recava dal medico della societa'... Omissis... il quale riscontrava effettivamente tutto cio' e rilasciava, seduta stante, certificazione medica per n° 7 giorni".
Ultima cosa, quello che ha scritto il DS Toscano e' comunque quello che bene o male stanno pensando e discutendo tutti gli addetti ai lavori del ciclismo giovanile Toscano. E quando dico Tutti, indico il termine piu' ampio della parola.
Per questo la Commissione Disciplinare deve intervenire, deve fare chiarezza ed evitare incomprensioni, tensioni o, peggio ancora, il nascere dei "furbetti del quartierino".
Certo i ragli di asini non sono mai volati in cielo, ma anche la matematica non e' una opinione... ed i giorni della settimana sono sette!!
Lorenzo Bazzana
(appassionato neutrale di ciclismo)
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