Mancano ormai poche ore al via della 69^ edizione della Vicenza-Bionde la classica in linea per dilettanti che anche quest'anno prendera' le mosse alle porte di Vicenza e arrivera', dopo 170 km e dopo aver attraversato oltre 20 comuni, sulle strade di Bionde per incoronare l'ennesimo atleta da proiettare direttamente al professionismo.
E' infatti una tradizione vincente, quella che accompagna da quasi sette decenni la classica delle due province, che negli anni ha proposto al grande pubblico sempre campioni di sicuro talento capaci poi di ritaglirsi un posto d'onore anche tra i professionisti.
Da Lino Carlotti che nel 1945, con la maglia del Gs Leonessa, si aggiudico' la prima edizione, al friulano Luca Dugani Flumian che lo scorso anno precedette sul traguardo di Bionde Alberto Cecchin (oggi professionista con il Team Nippo), Andrea Dal Col, Andrea Peron (oggi professionista con il Team Novo Nordisk) e Mattia Pozzo (oggi professionista con la Vini Fantini), sono tanti i grandi interpreti del ciclismo che hanno solcato le strade della "bassa veronese". Basti ricordare le doppiette di Renato Giusti (1957 e 1958) e di Giovanni Cordioli (1962 e 1963) e, in tempi piu' recenti, le affermazioni di velocisti di razza come Endrio Leoni (1989) e Francesco Chicchi (2002).
"La Vicenza-Bionde e' una corsa vera, tosta, che non lascia spazio all'improvvisazione sia dal punto di vista atletico sia da quello organizzativo" hanno sottolineato i vicepresidenti della Us Bionde, Fabiano Fadini ed Ettore Isoli "E' quasi totalmente pianeggiante e, nonostante si arrivi spesso in volata, non si tratta mai di uno sprint facile: per vincere a Bionde servono doti da fondisti e questo crea la selezione naturale premiando coloro che hanno le caratteristiche necessarie per emergere anche tra i professionisti. Oltre cento chilometri in linea, poi, mettono a dura prova anche la piu' collaudata delle organizzazioni. Compresa quella della Us Bionde che, solo grazie alla passione e all'impegno di tanti appassionati, riesce a tenere testa ai tanti problemi che ogni anno ci troviamo a dover affrontare".
Una vera e propria tradizione popolare quella della Vicenza-Bionde che, con il countdown che e' ormai giunto agli sgoccioli, vede anche quest'anno la piccola frazione del comune di Salizzole gia' in fermento per preparare l'accoglienza alla lunga carovana dei corridori. A fare da filo conduttore il giallo ed il verde, i colori sociali della Us Bionde, vessillo inconfondibile, simbolo dei valori tramandati da una generazione all'altra a partire da quella geniale idea del dottor Renato Chiaramonte (storico presidente dell'Us Bionde) che conquisto' tra gli altri anche il commendator Tullio Campagnolo "Dalla prima edizione sono passati quasi 70 anni eppure la Vicenza-Bionde e' rimasta fedele alla propria tradizione" ricorda Filippo Scipioni, attuale numero uno della societa' organizzatrice "A rinnovare di anno in anno la storia di questa corsa e' soprattutto la passione di un paese intero che lavora in maniera corale per la buona riuscita della manifestazione. L'apporto di tutti, anche in tempi in cui la crisi economica costringe le aziende a chiudere i battenti, ci permette di continuare e di guardare avanti con fiducia".
Lo spumante Canevel, sul podio di Bionde e' gia' pronto: la bottiglia del vincitore aspetta solo di essere stappata per coronare un'altra indimenticabile giornata, di sport e tradizione.
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