FIRENZE - Il caos totale sembra regnare sovrano tra le centinaia di volontari che stanno prestando la propria opera ai Mondiali di Ciclismo in Toscana. Ieri sera abbiamo assistito alla segnalazione del presidente del Cp di Prato della Federciclismo che ha rinunciato al suo ruolo di coordinatore di un gruppo di una ventina di volontari pubblicando uno sfogo su Facebook in cui lamentava della latitanza di collaborazione da parte di coloro che erano preposti all'evento.
La testimonianza parla di una situazione molto complessa ed al limite del paradossale.
Arrivo alle ore 9.30 e vengo parcheggiata per un'ora nel caos piu' completo (..) Mi danno una lista di volontari da chiamare e sentire se potevano venire prima. Comincio a chiamare uno dopo l'altro, senza aver ricevuto alcuna indicazione su cosa dire. (...) In effetti arrivano centinaia di telefonate di volontari (piu' che altro dal Nord dell'Italia) che a due giorni dall'inizio del mega-evento non hanno ancora ricevuta alcuna comunicazione in merito dove presentarsi. Il telefono squilla e squilla, centinaia di telefonate in un'ora, nel caos globale nessuno ha il tempo per rispondere.
Il responsabile e' uno (non ha nemmeno un'auricolare), e chiaramente tante telefonate vanno a vuoto (...)
Un signore volontario chiama da Varese dicendo che sarebbe arrivato in camper e vuole sapere dove puo' parcheggiare; dopo una fragorosa risata gli viene detto di mettersi sul piazzale Michelangelo. (...) I volontari usano i propri computer con la propria chiavetta internet (...) Evidentemente il comune non ha i mezzi per mettere a disposizione dei computer portatili agli addetti.
Guai se hai sete o sei stanca; l'acqua e il caffe' si pagano (...) Chiamano tanti volontari per sapere dove si puo' pernottare a poco prezzo a Firenze (informazione completamente mancante sul sito ufficiale) (...) Due madrelingue tedesche vengono usate per imbustare (mica per contattare gli ospiti straniere, sarebbe fin troppo professionale) In compenso, una italiana, che si spaccia di sapere il tedesco non risponde per settimane ad una e-mail di una tedesca, siccome non sa scrivere in tedesco. (...) La volontaria tedesca rimasta senza risposta non demorde e alla fine riesce ad avere una risposta dopo giorni e giorni dalla madrelingua tedesca.
Alla fine della prima giornata ci si saluta con "ci si vede domani". La mattina dopo mi presento in ufficio e le scrivanie sono vuote. Dopo un po' di tempo chiedo dove e' il team e mi viene detto che sono tutti all'Affrico. Il telefono squilla come sempre ininterrottamente, ma tanto non c'e' nessuno. (...) Sento nel frattempo il responsabile della viabilita' (non mettetevi a ridere) dare delle indicazioni dove ritirare un pass a Lucca, nel frattempo un suo collega gli fa cenno dall'altra scrivania che il posto che indica lui e' sbagliato. (...) Forse la distanza tra una scrivania e l'altra era troppo grande in modo che il famoso flusso delle informazioni era ostacolato dal flusso d'aria..
Stefano Masi
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