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    Il Comitato Regionale Marchigiano risponde al G.C.Capodarco

    Primo Piano - 04 Lug 2014 


    Oggetto: Risposta al Comunicato della Societa'  G.C. Capodarco Comunita'  di Capodarco del 1 luglio 2014.

    La decisione e le considerazioni espresse dal comunicato della Societa' G.C. Capodarco
    Comunita' di Capodarco del 1 luglio impongono al sottoscritto una precisa risposta, a nome
    del Consiglio Regionale, e degli esponenti marchigiani rispettosi dei regolamenti federali in
    vigore.

    Sorprende la decisione di non svolgere piu' il servizio radio informazioni nelle gare
    della FCI nelle Marche, tra l'altro in accordo con il Team Pierantozzi, forse per fare cartello,
    quando tale servizio e' stato svolto sino alla fine del mese scorso ed anzi veniva chiesto con
    forza alle societa' organizzatrici di gare a tutti i livelli pressandole affinche' non si avvalessero
    di altri soggetti.

    E' vero che tale servizio ha fatto crescere la qualita' delle competizioni nelle Marche ma
    e' anche vero che questo e' avvenuto grazie agli organizzatori che si sono fatti carico di un
    costo pagato a chi ha svolto il servizio radio informazioni e soprattutto al G.C. Capodarco
    Comunita' di Capodarco.

    Durante questa stagione nella quasi totalita' delle gare della FCI il servizio radio
    informazioni e' stato svolto da componenti del G.C. Capodarco Comunita' di Capodarco o
    da persone da essi delegate.

    Si respinge quindi al mittente l'accusa secondo la quale esponenti federali avrebbero
    boicottato questo gruppo ciclistico per escluderli dal servizio radio informazioni.

    Di estrema gravita', e fuori da ogni ragionevolezza, e' poi la decisione di non prendere
    in esame la partecipazione delle societa' affiliate nelle Marche alla 43^ edizione del Gran
    Premio Capodarco, gara che tra l'altro si avvale di diversi contributi di soggetti istituzionali
    che difficilmente, se informati, potranno giustificare un aiuto economico ad una
    manifestazione ciclistica che vieta la partecipazione a sodalizi della regione.

    Se poi tutto questo e' per un ricatto per il fatto che il Presidente del G. C.Capodarco
    Comunita' di Capodarco Sig. Gaetano Gazzoli non puo' avere piu' la tessera da motostaffetta,
    necessaria per svolgere nelle gare FCI il servizio di radio informazione, guidando la moto, in
    quanto e' consentito dalle norme federali sino al compimento dei 70 anni, mentre il Gazzoli ne
    ha gia' compiuti 71, allora forse se la deve prendere con la sua carta d'identita' non con i
    dirigenti ed il movimento federale marchigiano.

    Resta poi incomprensibile comprendere cosa centrino in tutto cio' gli atleti marchigiani, che
    risulteranno i maggiori, se non unici, danneggiati da questa assurda iniziativa che rischia di
    far perdere irrimediabilmente la credibilita' acquisita faticosamente dagli organizzatori del
    Gp Capodarco in 42anni onorata di storia.

    Gazzoli sa, avendo ricevuto i relativi documenti , che la FCI Marche si e' adoperata per
    poter avere una deroga e sa, per aver avuto anche direttamente a voce la risposta dal nostro
    Presidente Federale Nazionale e per iscritto, dell'impossibilita' di una ulteriore deroga dopo
    quella avuta le scorso anno con una modifica della norma che ha innalzato, allora, il limite a
    70 anni.

    Ci sono precise delibere del Consiglio Federale e Comunicati della Commissione Nazionale Direttori
    di Corsa e Sicurezza che vietano ai Direttori di Corsa di immettere in gare
    persone, anche non tesserate, alla guida di moto se non in possesso dei requisiti previsti per
    i tesserati e quindi compresa l'eta' non superiore a 70 anni.

    E' inutile appellarsi ad un articolo di regolamento tecnico strada se questo e' superato
    da successive decisioni delle vari organi Federali, Consiglio compreso.

    Chiarite, quindi, queste incontrovertibili precisazioni il sottoscritto ed i dirigenti del
    Comitato Regionale Marche, dopo i tentativi fatti di esperire possibili deroghe, non hanno
    fatto altro che chiedere il rispetto delle regole in vigore anche se potrebbero, a qualcuno,
    apparire ingiuste.

    Non mi sembra utile vantarsi del fatto che da qualche parte queste regole
    non vengono rispettate e considerare arroganti chi, anche per non incorrere in possibili
    rischi, anche penali in caso di incidente, ne chiede invece il rispetto.

    Sottolineo inoltre il fatto che la norma in vigore non vieta al sig. Gaetano Gazzoli di
    svolgere il servizio radio informazione, come passeggero su una moto o in un'auto, ma solo di
    guidare nelle gare ciclistiche federali moto o auto. Il servizio lo puo' continuare a fare in
    questo modo magari imitando l'alleato, di questo momento, Sig. Pierantozzi che lo fa stando
    seduto in auto.

    Quello che non e' piu' rinviabile e' invece l'ora di abbassare i toni e di non provocare o
    insultare e di ricordarsi che tutti i tesserati della FCI , nessuno escluso, devono rispettare i
    regolamenti federali ed il codice etico e chi non lo fa e persevera a non farlo puo' incorrere in
    sanzioni.

    Chiedo quindi a chi e' vicino a questa societa' ed ha il senso della ragione di adoperarsi
    affinche' il comunicato del G. C. Capodarco Comunita' di Capodarco sia ritirato
    ufficialmente o annullato da un documento a firma di chi lo ha emesso considerato che, sia
    nella Societa' sia nell'organizzazione del Gran Premio Capodarco, ci sono persone che della
    solidarieta' e del rispetto delle regole e dell'etica ne fanno una ragione di vita.

    Ancona 4 Luglio 2014

    Firmato
    Lino Secchi







    Primo Piano - 04 Lug 2014