Appena terminata la stagione 2014 e' tempo di stilare bilanci e fare le considerazioni su quanto avvenuto.
La grande sorpresa della stagione e' senza dubbio JAKUB MARECZKO, che al secondo anno in categoria non solo ha ottenuto tredici vittorie, ma soprattutto ha entusiasmato e dobbiamo dire anche meravigliato per il modo con cui si e' imposto negli sprint.
Sicuramente MARECZKO ha trovato grande sintonia con i compagni di squadra, ma questo non e' sufficiente a spiegare il modo con cui negli sprint ha letteralmente "staccato" gli avversari, dando dimostrazione di una esplosivita' fuori dal comune. Un corridore in stato di grazia come ha dimostrato di essere durante quest'anno l'atletea della Viris a nostro giudizio doveva (come abbiamo gia' detto a suo tempo) essere preso in seria condizione per il Campionato del Mondo su strada.
La ZALF-EUROMOBIL-DESIREE-FIOR ha confermato quanto ci si aspettava dalla squadra veneta e se si pensa che il suo elemento che alla vigilia della stagione era il piu' atteso, vale a dire FEDERICO ZURLO e' stato fermo per un lunghissimo periodo a causa di vari incidenti resta il dubbio di quali risultati avrebbe potuto ottenere la societa' trevigiana in questa stagione.
La Zalf ha sicuramente tratto vantaggio dal passaggio alla categoria Continental di alcune societa' italiane di primo piano che nel passato erano state avversarie di primo piano , la Trevigiani su tutte,ma sicuramente ancora una volta la politica della squadra trevigiana e' stata vincente.
Il 2014 non ha visto brillare gli atleti al primo anno in categoria come era avvenuto in passato e se si pensa che solo in diciannove sono arrivati almeno una volta nei primi cinque ed hanno ottenuto complessivamente solo sei vittorie di cui una in un campionato nazionale estero non si puo' certo dire che il passaggio fra gli Under23 non sia stato meno che traumatico.
Personalmente pensiamo che cio' sia anche dovuto al fatto che i migliori juniores che fanno il salto di categoria sono spesso inseriti in "squadroni" che li sacrificano spesso facendoli lavorare per i compagni piu' esperti ed affidabili e questo li penalizza molto e toglie loro molte motivazioni.
Giuseppe Tomei
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