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    Torna dopo otto anni la Coppa Ocria per juniores. Duecento i corridori iscritti

    Juniores - 14 Mag 2015 




    Otricoli (Tr) - E' tornata. Dopo un'attesa lunga otto anni, domenica va di nuovo in scena la Coppa Ocria, edizione numero 65. Ancora una volta per la categoria con cui e' diventata grande, quella juniores.
    IL RITORNO - Otto anni che sono serviti alla popolazione di Otricoli a rendersi conto di quanto mancasse quella gara che animava il paese con i mille colori delle maglie, con i tanti ragazzi che correvano e i parenti e gli amici che arrivavano a seguirli e che scoprivano cosi' un piccolo gioiello umbro, proprio ai confini con il Lazio. Otto anni durante i quali gli otricolani si sono ricordati di quella gara che ogni volta regalava emozioni sempre nuove, uno svolgimento mai prevedibile.

    Cosi' quest'anno il comitato festeggiamenti Santi Vittore e Fulgenzio ha deciso di proporla di nuovo. "La festa dei santi patroni - afferma il presidente Valerio Galliani - e' un'occasione per riscoprire e vivere l'identita' del paese. Identita' nella quale non poteva piu' mancare un appuntamento come la Coppa Ocria. Abbiamo pertanto deciso di ripartire, nel nome di una tradizione che si protraeva dal lontano 1934. E come la prima volta, la corsa e' inserita all'interno dei festeggiamenti patronali". Per l'organizzazione tecnica, quest'anno, il comitato si e' appoggiato all'Asd Il Salice di Terni.

    Proprio in vista della gara, i commercianti del paese hanno deciso di realizzare delle vetrine che si ispirassero alla Classicissima umbra, per loro semplicemente la Corsa.
    LA STORIA - Un amore antico quello che lega Otricoli al ciclismo. Gia' nel 1911 un manifesto della festa patronale riporta lo svolgimento di una gara di biciclette. La denominazione Coppa Ocria arriva solo nel 1934. Percorso selettivo, bici pesanti e strade non asfaltate decretarono il tricolore Elvezio Palla quale primo vincitore di quella che con il tempo diverra' la Classicissima. Nel corso degli anni hanno alzato le braccia sul traguardo di via Roma Carlo Brugnami, Roberto Petito, Francesco Cesarini, Massimiliano Gentili, Michele Scarponi, Eros Capecchi. Nel 2007 l'ultimo atto. Il sigillo e' quello della maglia tricolore Alfredo Balloni.
    Ad Otricoli ricordano anche la vittoria sfuggita a un ragazzo del paese. Era il 1979, la categoria dilettanti di prima serie e Fabrizio Nunzi era partito con l'intenzione di tagliare trionfatore il traguardo. "Invece andando verso Vigne - racconta oggi dietro al banco della sua macelleria, con i ricordi del suo passato da corridore in bella mostra - ho avuto un attacco di crampi, e cosi Cesarini, mio compagno di squadra alla Cicli Capponi, e' partito. Poi mi ha staccato anche Gianluca Brugnami, guadagnando su di me ben 2', che pero' sono riuscito a recuperare sino a riprenderlo all'ingresso del paese. Francesco aveva gia' vinto, io riuscii a conquistare il secondo posto. Di quella gara, oltre al mio piazzamento, ricordo le due ali di folla che dall'imbocco del paese arrivavano compatte sin oltre il traguardo". La settimana successiva Nunzi avrebbe vinto una gara a Roma e poi il campionato umbro.
    Una storia quella della Coppa Ocria sempre legata alla locale Polisportiva Libertas, i cui uomini anche oggi danno una mano alla realizzazione della corsa in attesa di poter tornare un giorno personalmente in prima linea.
    LA PARTECIPAZIONE - Ottima e' stata la risposta delle squadre. Domenica si attendono al via della Coppa Ocria 200 corridori. "Sicuramente siamo stati favoriti dalle poche gare in calendario - dichiara Diego Persichetti, presidente della societa' organizzatrice - ma i direttori sportivi con cui ho parlato sono stati felicissimi di questo ritorno. La Coppa Ocria, infatti, e' sempre stata una gara di spicco per il valore tecnico del suo percorso e per la qualita' dei corridori al via".
    IL PERCORSO - A illustrare il percorso e' lo stesso Persichetti, che prima di essere organizzatore e' stato anche ciclista, sino a raggiungere il professionismo nel 2008 con la Miche Silver Cross.
    Il via sara' dato alle 14,30 dalla via principale di Otricoli, via Roma. I corridori dovranno affrontare 4 giri della variante della via Flaminia, dove la strada sara' un susseguirsi di salita e discesa. Passati sotto il traguardo per la quarta volta, dopo aver percorso 18 km e sicuramente dopo un'iniziale scrematura del gruppo, i corridori prenderanno la strada in direzione di Calvi dell'Umbria. Qui troveranno una salita "leggera" di 2 km circa, e subito dopo la strada continuera' sempre a tirare con un falsopiano fino a giungere a Calvi, dove la gara svoltera' in direzione Magliano Sabina. I ciclisti ora potranno tirare il fiato e recuperare un po': e' questo il tratto meno impegnativo della gara. Giunti all'abitato di Magliano Sabina, e percorsi gia' 41 km, una lunga discesa portera' i corridori fino alla via Flaminia, percorrendo la quale, in un lungo falsopiano, torneranno all'abitato di Otricoli.
    Fatto nuovamente un passaggio sotto lo striscione di arrivo, i corridori prenderanno nuovamente la strada per Calvi ma questa volta svolteranno a sinistra e si dirigeranno verso Poggio di Otricoli. Qui troveranno un tratto di strada di circa 10 km di continui saliscendi e falsopiani fino a giungere all'innesto della via Flaminia, in localita' Ponte Sanguinaro. Percorrendo la SS3 si torna nuovamente a Otricoli: questa volta pero' invece di entrare dal bivio Nord si arriva sino al bivio Sud e si affronta la salita dell'Acquabona (in precedenza fatta in discesa), prima di transitare per il centro del paese. Ci si prepara agli ultimi 15,5 chilometri, sulle gambe ce ne sono gia' 88,5.
    Transitati per Otricoli, i corridori proseguono lungo la strada Flaminia in direzione Vigne di Narni. Ancora una volta continui saliscendi, lo strappo secco subito dopo il paese di Otricoli, falsopiani: il terreno ideale per cercare l'azione in solitaria. Arrivati a Vigne di Narni, si torna a Otricoli lungo la strada gia' fatta nel precedente passaggio. Gli ultimi 300 metri sono in leggera ascesa, con tutta la suspance che questo puo' creare in un arrivo in volata.
    Un percorso nel complesso molto nervoso, con continui saliscendi, ma senza salite impegnative e lunghe. Di sicuro un percorso che fara' selezione e che, come si dice in gergo, tagliera' le gambe a molti corridori.
    Una cosa e' certa: sull'arrivo di via Roma a tagliare per primo il traguardo sara' un corridore di classe.


    Laura Proietti







    Juniores - 14 Mag 2015