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    Giu' le mani dal Gran Premio della Liberazione. Primavera Ciclistica contesta la decisione FCI di assegnare la storica corsa a Cicli Lazzaretti

    Elite-Under23 - 30 Dic 2017 


    Il Consiglio Nazionale della Federazione Ciclismo nella sua riunione del 21 dicembre, sulla base di informazioni incomplete e fuorvianti del Presidente Renato Di Rocco, ha deciso di "assegnare" l'organizzazione del Gran Premio della Liberazione alla Cicli Lazzaretti.
    A fondamento (o, meglio, pretesto) di questa decisione vi e', come si legge nel comunicato emesso al termine della riunione, l'impossibilita' di poter affiliare una nuova societa' non conforme alle norme vigenti.

    La Primavera Ciclistica rivendica ora e lo fara' in tutte le sedi che il Gran Premio della Liberazione e' di sua esclusiva proprieta' e che anzi la Federazione Ciclistica Italiana in tutti questi anni , e sono stati anni di difficolta', e' rimasta del tutto indifferente ed estranea alle sorti della manifestazione.

    Il Gran Premio della Liberazione e' diventato grande in virtu' dell'impegno, dell'intelligenza e delle idee dei dirigenti della Primavera Ciclistica e non certo della Federazione che, quindi, nessun diritto puo' pretendere su di esso.
    La questione dell'affiliazione e' un pretesto precostituito in ambito federale, poiche' la Primavera Ciclistica ha richiesto l'affiliazione per il 2017 nei termini statutari, circostanza che comunque sara' materia per i tribunali sportivi di ogni ordine e livello, civili ed amministrativi, non appena la Federazione fornira' le relative delibere come gia' richiesto.

    "Quello che piu' colpisce - afferma Andrea Novelli, Presidente della Primavera Ciclistica - e' la slealta' di chi ha costruito pezzo per pezzo questa decisione facendoci trovare di fronte al fatto (illegittimamente) compiuto. E' ben noto a tutti: l'organizzazione dell'edizione per il 2017 era frutto di un accordo fra la nostra societa' e la Cicli Lazzaretti, per la sola stagione 2017.
    Renato Di Rocco dal 25 aprile di quest'anno non ha trovato il tempo di fare una telefonata per informarmi delle sue intenzioni!!!!

    E' una decisione presa in violazione dello spirito e della lettera dei regolamenti sportivi e delle leggi dello Stato che contrasteremo in ogni sede soprattutto per rispetto di una storia e di persone che tanto hanno fatto per il ciclismo e per contrastare le logiche dei padroni delle tessere e delle cordate economiche.
    Sono talmente convinto della fondatezza delle mie ragioni da affermare: o il Gran Premio della Liberazione si corre con il coinvolgimento della Primavera Ciclistica o, dopo 72 edizioni, non si correra'".








    Elite-Under23 - 30 Dic 2017