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    INTERVISTA AL NUOVO PRESIDENTE DEL COMITATO PROVINCIALE DI MASSA CARRARA

    Comunicato Stampa - 01 Feb 2009 




    In occasione della prima riunione con le società, che ha avuto un esito positivo di partecipazione, sono state scambiate alcune opinioni con il nuovo presidente del Comitato Provinciale di Massa Carrara della Federazione
    Ciclistica e sui progetti futuri per il ciclismo apuano.

    Qual è la priorità nella sua agenda di lavoro?

    "Nel nostro territorio abbiamo la discrepanza fra un boom di ciclisti dai 20 anni in su, sia nella Fci che negli enti della consulta, e la carenza di praticanti in età giovanile. Non è certo un problema di doping, visto che a
    quelle età non esiste, quanto piuttosto di sicurezza".

    Sicurezza per i ragazzi significa pista ciclabile?

    "Si, è questo il problema fondamentale da affrontare. Per mettere in bicicletta i bambini è essenziale disporre di un luogo sicuro. Coi lavori allo stadio si è perso anche l'anello attorno allo stadio e stiamo stati costretti a
    vedere emigrare i bimbi al campo sportivo di Pozzi".

    L'anello attorno allo stadio degli Oliveti potrebbe essere la soluzione?

    "Non sarebbe certo da ritenersi la soluzione definitiva e più gradita ma al momento pare l'unica alternativa per dare uno spazio in sicurezza ai ragazzini della costa".

    Come pensa di risolvere in generale questo problema?

    "E' un problema enorme che non possiamo risolvere da soli ma con l'aiuto dell'amministrazione del comune di Massa
    (con il delegato allo sport c'è stato un primo cordiale colloquio) e anche dei comuni di Carrara e di Montignoso".
    Il problema sicurezza riguarda principalmente la costa?
    "Si, perché la Lunigiana è più estesa e meno popolata ed anche la percentuale dei praticanti è minore. Questo territorio proprio per la sua conformità geografica offre belle prospettive da sviluppare per la mountain bike. Penso ad un turismo ecologico, alla conoscenza di percorsi bianchi oltre che delle strade asfaltate. Sarebbe bellissimo crearne anche sulle Colline del Candia. Percorsi per turisti sportivi che sono cosa diffusissima in Trentino ed Emilia
    Romagna. In quest'ottica sarà importante la
    collaborazione con gli assessorati provinciali".

    Quali sono altri obiettivi del suo mandato?

    "Incrementare la partecipazione dei ragazzi passa anche dalla sicurezza nelle gare ottenuta con una forte attenzione agli addetti alla viabilità delle strade. Una delle mie aspettative è quella di creare delle società sportive in ogni quartiere per riportare sulle strade i bambini e di vedere il ciclismo non come una semplice manifestazione agonistica della domenica. Sappiamo di essere un po'
    noiosi noi ciclisti ma vorremmo che il codice della strada fosse scritto non a misura di macchina ma di uomo".

    Il suo Staff?

    "Su Mauro Balloni - ha dichiarato il medico massese - faccio un affidamento enorme per l'esperienza e la conoscenza che ha. Maria Pardini è un'altra persona competente, un ex giudice di gara, così come Fabio Marulli, maestro di mountain bike. Il comitato avrà
    inoltre l'apporto esterno di importanti personaggi del ciclismo locale. Uno di questi collaboratori è niente meno che Alessandro Giannelli, numero due della Rcs che organizza
    il Giro d'Italia. E' lui che cura la logistica di questa manifestazione ma anche di altre".
    Proprio partendo da Giannelli il presidente Andreazzoli apre una piccola polemica con i mass media locali: "Abbiamo a Massa un personaggio del genere ed in pratica passa sotto silenzio. Petacchi si è allenato per 5 anni a Massa e non
    è mai stato intervistato. Avevamo un manager di una società professionistica, Giovanni Baldini, e non è mai stato considerato. Uno dei miei obiettivi è anche quello di dare visibilità ad uno sport che al momento ne ha davvero poca. Con tutto l'amore che ho per la Massese bisogna dire che si parla sempre e solo di calcio, spesso a
    sproposito".

    Come crede che il ciclismo possa avere il suo spazio?

    "Innanzitutto aiutare a progredire ancora di più le quattro grosse manifestazioni che abbiamo: Turano,Pigoni-Coli, Coppa del Marmo e Buffoni. La dove è possibile crearne poi di nuove. Per esempio quest'anno la Tirreno-Adriatico, altra manifestazione curata da Giannelli, nella sua 2° tappa si concluderà a Marina di Carrara con
    un passaggio probabile sulle cave di marmo. E' un evento unico per una gara che da 40 anni a questa parte partiva dal Lazio o dalla Campania".

    Anche il ciclismo risentirà della crisi?

    "C'è crisi,è evidente, così come in tutta Italia, degli sponsor ma noi cercheremo di fare affidamento su uno zoccolo duro di appassionati e di avvicinarne degli altri".



    Ferrari Christian








    Comunicato Stampa - 01 Feb 2009