Con la stagione agonistica 2009 il "Trofeo IL CAPPELLO D'ORO" entra nel suo 18° anno di vita e si tratta certamente di una nuova tappa importante di un lusinghiero cammino che stimola gli organizzatori a proseguire sulla strada intrapresa anni fa e a rendere sempre piu' bella e qualitativa questa interessante e costruttiva challenge ciclistica per Elite e Under 23.
Non c'e' dubbio che il Trofeo Il Cappello d'Oro ha acquisito da anni una notevole rinomanza in tutta Italia e, anche se il fulcro di base e di partenza e' nelle Marche, cio' non toglie che la challenge, per risonanza e interesse, va senz'altro al di la' dei confini marchigiani e riveste una evidente connotazione nazionale. Del resto, dopo i primi anni in cui il campo delle gare in calendario per il trofeo era ristretto entro l'ambito marchigiano, ormai da molti anni questa challenge ha esteso la sua area a tutto il Centro Italia, con puntate anche al Sud e nella bassa Lombardia, e cosi' lo spessore nazionale del Trofeo Il Cappello d'Oro e' divenuto effettivo nella maniera piu' completa. Ora l'intento degli organizzatori del trofeo e' di rinsaldare sempre piu' l'ambito territoriale finora interessato e di fare di questa challenge un punto di riferimento di tutta rilevanza per l'attivita' dilettantistica del Centro Italia ed anche del Sud, senza escludere qualche rara ma significativa propaggine in zone confinanti del Nord (cosi' da includere nella famiglia qualche gara amica delle vicinanze del Po).
Oltre che a dare sostegno al ciclismo degli Elite e Under 23, l'obbiettivo di questa challenge e' naturalmente anche quello di far meglio conoscere Montappone e il territorio di collina dell'entroterra fermano dove, fin dagli inizi del secolo scorso, fiorisce l'industria dei cappelli.
In effetti non molti sanno che i famosi "cappelli di paglia di Firenze" provengono, in gran parte, proprio dagli attrezzatissimi cappellifici di Montappone e delle altre contrade limitrofe, nelle quali dall'antica pratica manuale dei contadini di una volta, l'artigianato dei cappelli si ando' sviluppando in maniera sempre piu' capillare fino a diventare una importante attivita' industriale, specializzata nella produzione di cappelli di ogni tipo, foggia e dimensione, ivi compresi i cappelli sportivi e da ciclista.
E da patria antica del cappello di paglia Montappone, assieme ai paesi vicini, con il tempo ha consolidato e rifinito sempre piu' la sua qualifica di "centro internazionale" di questa fiorente industria che produce occupazione, lavoro e benessere in una caratteristica e poco estesa zona delle verdi colline marchigiane, dove altrimenti non si sarebbe potuto sopravvivere con l'agricoltura tradizionale.
Vogliamo aggiungere che, assieme ai cappelli di Montappone, la challenge del "Trofeo Il Cappello D'Oro" si propone anche di dare risalto all'attivita' dilettantistica e al ciclismo delle Marche, che, come s'e' detto, e' la regione di base, di principale impulso e di riferimento di tutta l'iniziativa.
Ma non si puo' sottovalutare il ruolo di grande partecipazione, sia sotto il profilo del numero delle corse che sotto quello della, che e' svolto, in maniera sempre piu' incisiva e sostenuta dal ciclismo dilettantistico della Toscana ed in particolare da parte degli organizzatori del Valdarno.
Per tornare all'aspetto sportivo, c'e' da sottolineare che dal 2006 il Trofeo Il Cappello d'Oro e' organizzato ufficialmente dalla "A.S.D. Il CAPPELLO D'ORO", che e' subentrata alla S.C. Centro Internazionale del Cappello di Montappone con il compito specifico di curare e gestire la challenge. Questo perche' si sentiva la necessita' di concentrare l'impegno organizzativo della challenge in una apposita societa' tutta dedita, in maniera esclusiva, alla messa a punto e all'allestimento di questo trofeo che da anni, come s'e' detto, ha assunto una rilevanza nazionale e che non puo' costituire un impegno secondario da parte di chi la gestisce.
La S.C. Centro Internazionale del Cappello ha gia' l'impegno basilare di organizzare la Gara internazionale di agosto, la Gara Ciclistica Milionaria, e su questo compito potra' continuare a concentrarsi in maniera piu' completa.
Vogliamo aggiungere che la "A.S.D. IL CAPPELLO D'ORO" e' sempre guidata da chi ha fondato questa challenge e l'ha diretta e gestita fin dalle prime edizioni, vale a dire dal general manager Demetrio Iommi e dal sottoscritto, e siamo fiduciosi che, grazie anche ad ulteriori nuovi apporti, che saranno certamente graditi, questo rinnovamento degli ultimi anni risultera' molto proficuo e salutare per i futuri sviluppi del "Trofeo Il Cappello d'Oro".
Ricordiamo che l'edizione 2008 del trofeo e' stata vinta da Fabio Taborre, valido e promettente corridore pescarese che nella scorsa stagione ha portato 10 volte alla vittoria i colori abruzzesi del V.C. Aran World Cantina Tollo del team manager Umberto Di Giuseppe.
Taborre, corridore tenace e generoso e dalle eccellenti doti di scalatore, si e' assicurato la challenge (gia' nell'edizione 2007 si era classificato al 4° posto) mettendo assieme 87 punti, gran parte dei quali guadagnati nella prima meta' della stagione. Nel 2009 Taborre fa parte della forte squadra professionistica "Diquigiovanni Androni Giocattoli".
Dietro il leader abruzzese le piazze migliori sono state occupate dal regolarissimo Alessandro Malaguti, della S.C. Calzaturieri Montegranaro Marini Silvano, dal plurivittorioso Emanuele Vona, del Neri Lucchini Nuova Comauto, e, con il quarto posto a pari merito, dall'iridato Adriano Malori, della Filmop Sorella Ramonda, e dal tenace Paolo Ciavatta, della S.C. Monturano Civitanova Cascinare.
Grazie soprattutto ai punti conquistati da Taborre, il V.C. Aran World Cantina Tollo, diretto dal team manager Umbedrto Di Giuseppe e dai d.s. Roberto Caruso e Nilo Mugnai, si e' aggiudicato, con 174 punti, il "17° Gran Premio Mille Cappellini", che la challenge per societa' parallela e complementare del "Trofeo Il Cappello D'Oro". Al secondo posto si e' classificata la societa' toscana Neri Lucchini Nuova Comauto (gia' terza nel 2007) , terza la Filmop Sorelle Ramonda davanti alla
Bedogni Natalini Monsummanese.
Paolo Piazzini
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