IL FALLIMENTO DEI FINE SETTIMANA ALTERNATIVI
Ammettiamolo, e' solo disavvertitamente che il nostro Presidente della Repubblica non ha convocato tra i 10 saggi un dirigente della F.C.I. ?
Si perche' il dubbio sorge, viste le capacita' mostrate da questi ultimi nel fermare in tutta Italia per una Domenica di Aprile il ciclismo delle categorie maschili Allievi e Esordienti (ad eccezione di una gara in Sicilia) ; guardate non e' facile, l'avessero disposto in altro modo si sarebbero ribellate migliaia di persone, ma a loro e' bastata una lungimirante disposizione riguardante il Ciclismo Alternativo e voila', miracolosamente tutto si congela; l'entourage entusiasta risponde tornando per un giorno alla comune vita senza corse: chi la dedica alla famiglia chi al o alla partner chi a un allenamento, altri a una gita domenicale sempre sognata e mai fatta per colpa del ciclismo.
E si! Dobbiamo ringraziarli davvero, i nostri capaci dirigenti, silenziosamente pensanti a nostra insaputa, magari anche la notte a letto: si, prima di spegnere la luce, pensano a come risolvere i nostri problemi , come nella pubblicita' di una nota catena di supermercati. Peccato, perche' poi il risultato non c'e'.
Non soltanto producono questo le menti di coloro che noi abbiamo votato per altri quattro anni, ma hanno dato vita per i prossimi fine settimana alternativi ad un nuovo modello ciclistico, unico nella storia mondiale di questo sport, e che in politichese potrebbe essere chiamato "federalismo ciclistico" con alcune manifestazioni per Allievi del 12 Maggio e il 9 Giugno riservate in Lombardia ai soli allievi regionali, o come previsto in Piemonte il 12 Maggio con la prelazione sulle iscrizioni di squadre piemontesi e liguri. Perfetto. D'altra parte come biasimarli certi dirigenti di fronte a questa situazione!
Davvero un bel risultato! Encomiabile direi, specialmente per la storia del nostro ciclismo, era quello che occorreva per rilanciare questo sport! Prima delle elezioni federali sembrava che i piu', intendo i gruppi sportivi, non avessero voluto ricadere nei problemi del passato o sbaglio? Invece, ancora una volta, ecco spuntare nuovamente societa' a decretare con il voto la restaurazione di questo modello ciclistico per la verita' tutto italiano. Comunque qualora fosse soltanto una questione di capacita' manageriale, sorgerebbe un altro profondissimo dubbio: esiste da noi una classe dirigente veramente moderna e innovatrice? Hmmm....tra quanti anni...vedremo forse....
Intanto il pedale azzurro tutto, una volta punto di riferimento per il mondo, oggi , anche se non ammesso, guarda invano cercando di imparare dalle federazioni straniere, altro argomento scabroso sui perche' e che nessuno affronta e analizza decisamente.
lettera firmata
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