Se il weekend di Pasqua nel ciclismo professionistico rappresenta da sempre un crocevia fondamentale della stagione con le "classiche del nord", nel mondo U23 il primo momento della verita' coincide con i grandi appuntamenti internazionali in Italia. Il Giro del Belvedere, che domani, Lunedi 22 Aprile, celebra la sua ottantunesima edizione, e' da sempre trampolino di lancio per chi ambisce al definitivo salto di categoria.
Saranno puntati su Villa di Cordignano (Treviso), gli occhi delle squadre piu' blasonate del panorama mondiale, che puntano a scovare i protagonisti del futuro in una classica che di campioni ne ha rivelati tanti, da Vito Favero a Maurizio Fondriest, da Silvio Martinello a Ivan Gotti.
174 corridori divisi in 35 squadre (20 italiane e 15 straniere) si contenderanno l'ambito trofeo del Giro del Belvedere. Le ultime tre edizioni hanno visto altrettante affermazioni straniere - Patrick Muller (2016), Alexandr Riabushenko (2017) e Robert Stannard (2018) - e questo dato rappresenta un ulteriore incentivo per i giovani azzurri, a partire da Matteo Sobrero e Samuele Battistella (Dimension Data), Alessandro Covi (Team Colpack), Giovanni Aleotti (Cycling Team Friuli) e Fabio Mazzucco (Sangemini-Trevigiani). Proveranno a dare una gioia al Presidente Federale Renato di Rocco, annunciato ospite d'onore alla "Classica di Pasquetta, anche gli uomini della Zalf Euromobil Desiree Fior, la storica squadra locale che ha portato al successo gli ultimi due vincitori italiani al Belvedere, Simone Andreetta (2014) e Andrea Vendrame (2015).
D'altra parte, l'agguerrita concorrenza straniera e' pronta a confermare la propria egemonia nella Marca Trevigiana: il francese Nicolas Prodhomme guida l'ambiziosa AG2R U23 Chambery, condividendo i favori del pronostico con il colombiano Einer Augusto Rubio (Aran Cucine Vejus), vincitore nel 2018 al GP Capodarco, e con i britannici Charles Page (Canyon DHB) e Tim James (Holdsworth-Zappi). Si preannunciano battagliere, inoltre, le selezioni provenienti dall'est europeo, le Nazionali di Russia, Slovacchia e Bielorussia, e l'Astana Continental, vivaio della fortissima compagine World Tour.
163 i chilometri del percorso che vedra' impegnati gli atleti. Due, come di consueto, gli anelli da affrontare: nel primo, da ripetere 12 volte, i corridori saranno impegnati dall'ascesa alle "Conche", mentre il circuito finale (17,3 Km da ripetere in due occasioni) comprende la salita simbolo della corsa, il Montaner dal versante di Borgo Canalet, e l'insidioso strappo di Via delle Longhe.
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