Sull’arrivo in salita
di Gressoney-la-Trinité è Alex Norberto Ardila
Cano a fare la differenza.Il corridore colombiano della Unidelta
scatta a 7 km dall’arrivo e fa il vuoto sui direttiavversari
per la vittoria finale del Giro, andando a vincere in solitaria
la terza frazione cheha portato i corridori da Courmayeur a
Gressoney-la-Trinité.Secondo a 27”, ancora protagonista,
l’irlandese Daniel Martin.Terzo Gabriele Tassinari della
Zalf a 43”; quarto Luca Gasparini della Pagnoncelli a
49”.A seguire il duo della San Marco Atehortua e Ianniello.
Più staccato Bruno Rizzi dellaPagnoncelli.In virtù
di questo risultato il nuovo leader della classifica generale
è Vincenzo Ianniello,con 18” su Ardila Cano e 19”
su Daniel Martin.La corsa perde uno dei protagonisti annunciati:
il vincitore dello scorso anno, Alessandro
Bisolti, si è ritirato negli ultimi km.Partenza di giornata
da Courmayeur alle 12:30. 115 i partenti.Subito corsa velocissima,
complice la discesa verso Aosta. I diversi tentativi di fugavengono
prontamente riassorbiti dal gruppo che marcia compatto lungo
tutta la vallatacentrale valdostana fino a Pont-St.-Martin.Sulla
salita di Perloz parte l’azione decisiva: un gruppetto
di corridori riesce ad allungaresul gruppo (Cano, Rizzi, Ianniello,
Atehortua, Martin, Montanari, Oegema). Dopo pochi kmGasparini
si porta sui primi, mentre perdono contatto la maglia gialla
Montanari ed il leaderdei GPM Oegema presto riassorbiti dal
gruppo dove si trova anche Bisolti.Cano passa primo sul GPM
di Perloz.Dopo la breve discesa, inizia la salita finale con
un drappello di fuggitivi che nel frattempoè venuto così
a comporsi: Cano, Rizzi, Ianniello, Atehortua, Martin, Gasparini,
Finetto,Tassinari.Il gruppo, con il leader dalla classifica
generale Montanari e Bisolti, gravita ad una cinquantina di
secondi.Dopo 15 km di salita la situazione vede al comando i
dieci fuggitivi, seguiti a 50” da ungruppetto di contrattaccanti
e a 1’10” dal gruppo.Ai sette dall’arrivo
l’azione decisiva: Cano accelera, Rizzi prova a resistergli
ma è costrettoa cedere, troppo forte oggi il colombiano.Dietro
al fuggitivo, il cui vantaggio aumenta con il passare dei km,
i superstiti del gruppettodi testa cercano di limitare i danni.
Sul traguardo i distacchi saranno comunque significativi, nonostante
la salita fosse sìlunga, ma non proibitiva.
Marzio Fachin e-mail: press.girovda@libero.it
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